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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Riesumata la salma del parà, per la sua morte indagato militare riminese

La svolta nelle indagini sulla morte del militare risale all'estate del 2018, dopo che il caso era stato archiviato come suicidio

E' stata riesumata oggi nel cimitero di Noto (Siracusa), alla presenza dei familiari, la salma di Emanuele Scieri, il paracadutista siracusano di 26 anni, trovato cadavere nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto del 1999. Le spoglie di Scieri verranno inviate all'istituto di medicina legale di Milano dove verrà effettuato un nuovo esame autoptico. A disporre la riesumazione della salma e la nuova autopsia è stata la Procura di Pisa, nell'ambito della nuova inchiesta condotta dal procuratore capo Alessandro Crini e dal sostituto Sisto Restuccia. Il passaggio dell'autopsia è considerato dai magistrati uno snodo fondamentale nell'inchiesta. Per la morte di Scieri sono accusati di omicidio volontario in concorso tre commilitoni della vittima: Alessandro Panella, 40 anni, di Cerveteri, Andrea Antico, 40 anni, residente in provincia di Rimini, e Luigi Zabara, 41 anni, di Frosinone.

La svolta nelle indagini sulla morte del parà risale all'estate del 2018, dopo che il caso era stato archiviato come suicidio: la Procura di Pisa arresta Alessandro Panella, caporale e capocamerata a cui era stato assegnato Scieri. Vengono iscritti nel registro degli indagati anche Andrea Antico e Luigi Zabara. La nuova pista da seguire sarebbe quella del nonnismo: secondo la commissione di inchiesta parlamentare, istituita nel 2016 e conclusa a dicembre 2017, nella caserma "avvenivano gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice goliardia". Secondo l'accusa, la sera del 13 agosto del 1999 i tre indagati dopo aver fatto spogliare e dopo aver picchiato Scieri, lo avrebbero obbligato a salire sulla torre di asciugatura e poi avrebbero fatto pressione con gli scarponi sulle nocche delle dita. Di qui la caduta a terra della recluta e la fuga dei caporali. Secondo i periti della famiglia Scieri, il giovane morì dopo qualche ora di agonia. L'autopsia potrà servire a stabilire se il decesso di Emanuele sia stato immediato oppure se i mancati soccorsi siano stati fondamentali nella morte.

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