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Cronaca Pennabilli

A 97 anni riceve una medaglia d'onore per aver combattuto per la libertà

Tra i 9 ex combattenti meritevoli dei riconoscimenti c'è anche Luigi Pacini di Pennabilli

"La sofferenza subita non si può dimenticare e spesso di notte torna, come fantasmi in un incubo". Con queste parole di disarmante lucidità, Luigi Pacini, dall’alto dei suoi 97 anni, fa sintesi di due anni interminabili di prigionia, nella Seconda guerra mondiale, subiti quale militare italiano internato dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

"I suoi racconti non sono scene di un film bensì la tristissima realtà per coloro che, come Luigi, si opposero ai tedeschi - spiegano i volontari dell'associazione Kairos Aps - Il loro no costò la deportazione nei lager nazisti, il freddo, la fame, le vessazioni fisiche e psicologiche in una prigionia da cui pochi riuscirono a tornare. Non si deve dimenticare che la nostra libertà è frutto anche di questa sofferenza. Per questo Kairos Aps, associazione di promozione sociale che opera principalmente nel territorio riminese, sta animando un progetto civico molto impegnativo: Conoscenza e Riconoscenza - Viaggio tra i valori e i simboli della Repubblica. Questo progetto, nato dalla collaborazione con altre realtà associate, ha già portato in precedenti edizioni, alla premiazione di 30 soldati italiani reduci e caduti della 2° Guerra mondiale in una toccante cerimonia tenutasi al Parco delle Cantine Marcosanti di Antoniacci, importante azienda vitivinicola locale".

Per l’edizione corrente Kairos Aps si è nuovamente cimentata nella ricostruzione documentale indispensabile per la presentazione delle domande ai meritevoli di onorificenze. Tutte le domande presentate sono state meritevoli di accoglimento comprese quelle per i 9 ex-combattenti insigniti della Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica. A 8 di loro l’onorificenza consegnata dal Prefetto di Rimini ed uno, per competenza, da quelle del Prefetto di Bologna. "Tra gli insigniti è presente proprio Pacini Luigi di Pennabilli, che venne chiamato alle armi nel 3° Reggimento Granatieri e venne mobilitato sul fronte Greco e che, dopo 73 anni, riceverà di persona il suo meritato riconoscimento. La presenza di un medagliato vivente concretizza maggiormente quello spirito di conoscenza e riconoscenza che anima questo progetto. E' importante ricordare per riconoscere e per evitare che accada ancora".

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