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Cronaca

Rimini a fianco del popolo curdo: il Teatro Galli s'illumina di rosso. Anche una mobilitazione della Cgil

"La nostra solidarietà - ha dichiarato la vicesindaca Gloria Lisi - va alla popolazione curda, così come a quella siriana"

Rimini si mobilita a fianco del il popolo curdo sotto bombardamento nel nord della Siria da parte della Turchia; da sabato sera,  il Teatro Galli sarà illuminato di rosso. "La nostra solidarietà - ha dichiarato il vicesindaco Gloria Lisi - va alla popolazione curda, così come a quella siriana, che in queste ore e in questi giorni, sta subendo un ingiustificato attacco da parte dell’esercito turco". "Da Rimini, città operatrice di pace - ha aggiunto il vicesindaco - ci uniamo agli appelli affinchè, fin da subito, siano attuate tutte le iniziative diplomatiche possibili per scongiurare una escalation di violenza a scapito di cittadini inermi". All'iniziativa aderiscono: Manifesto Contro l'Odio e I'Ignoranza, Arci, Libertà e Giustizia Rimini, CGIL, Casa Madiba, CDC, Rimini Umana, Art.1, Pd, Vite in transito, Federconsumatori, Libera.

La Cgil di Rimini partecipa alla mobilitazione internazionale che si terrà sabato manifestando solidarietà al popolo curdo, che in queste ore sta subendo bombardamenti e l'avanzata dell'esercito turco. L'Assemblea generale della Cdlt di Rimini riunita giovedì, ha approvato un ordine del giorno che assume l'appello nazionale firmato da Cgil, Anpi, Arci e Legambiente con il quale si chiede "una immediata azione diplomatica del Governo italiano e di quello europeo affinchè cessino le ostilità, si proceda all'invio dei soccorsi per i feriti e si dia mandato ad una delegazione internazionale di intervenire per il ripristino del rispetto dei confini e del diritto internazionale".

Sabato verrà effettuato un volantinaggio in tutte le sedi comunali della Cgil "per parlare con le centinaia di persone che si recano nei nostri uffici e informare su ciò che sta accadendo al popolo curdo, ricordando anche quanto sia grande il debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza e la serenità dell’Europa e del nostro Paese, di noi tutti". L'impegno della Cgil non finisce qua: "Altri momenti di discussione e di sensibilizzazione verranno organizzati nei luoghi di lavoro e anche in incontri pubblici per approfondire le difficili e complicate vicende umane e politiche che da troppo tempo attraversano quelle aree del mondo", viene annunciato.  

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