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Cronaca

A New York per non smettere di sperare, la gioia dei tre pazienti dello Ior dopo la maratona

Il tumore non li ha fermati e hanno partecipato alla gara più famosa del mondo

Una foto simbolo davanti alla scritta Hope, "speranza". I tre pazienti dello Ior hanno partecipato domenica 3 novembre alla maratona di New York, la gara più famosa al mondo. Con un unico obiettivo, quello di non lasciarsi fermare dal tumore, ma soprattutto portare in giro un forte messaggio di speranza. Protagonisti di questa impresa sono Monica Giunta, Valter Marcelli, Cristian Galli. I pazienti dell'Istituto oncologico Romagnolo, protagonisti del progetto Move Your Life, promosso appunto dallo Ior, hanno gareggiato insieme ad altri migliai di podisti. Un'esperienza e un'emozione che gli atleti racconteranno venerdì in occasione di una conferenza stampa in Comune, alla presenza del sindaco Andrea Gnassi, del direttore generale di Ior Fabrizio Miserocchi, della dottoressa Elisa Ruggeri, psicologa Ior (anche lei al via della maratona) e del dottor Gabriele Rosa, che ha seguito la preparazione degli atleti nel progetto "Road to New York 2019".

Sulla pagina facebook lo Ior scrive dei tre corridori: "Quando hanno iniziato il progetto 'Road to New York', questi ragazzi potevano solo sperare di arrivare al traguardo della Maratona più famosa del mondo. Così come, quando hanno iniziato il loro percorso di cura, potevano solo sperare di riuscire a sconfiggere il cancro che li aveva colpiti. La speranza è una bella spinta, ma diventa ancora più potente quando si trasforma in consapevolezza. Questi ragazziil giorno della gara si sono svegliati con una consapevolezza in più: quella di poter affrontare 42 km, di riuscire a non mollare nei momenti più duri, di essere in grado di fare imprese al di là di tutto, anche della malattia. L'augurio è che la stessa cosa succeda con il tumore: che la speranza di poter guarire si trasformi in consapevolezza di poter guarire. Per loro, e per tutti quelli che come loro stanno lottando".

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