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Cronaca

Acquisti e vendite sul web, a Natale "fioccano le truffe": la guida di come evitare i raggiri

La Polizia postale suggerisce dieci punti chiave per non farsi truffare e le tecniche usate con i pagamenti online

A Natale ormai da anni è boom di acquisti online. Un servizio comodo e utile, ma spesso la ricerca della covenienza e proposte troppo allettanti nascondono delle truffe. Al riguardo, la Polizia Postale indica una serie di consigli utili e di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti, anche per chi vende.

Guida sicura per gli acquisti online

Utilizzare software e browser completi ed aggiornati – Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.
Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali – In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSignTrusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.
Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio – Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.
Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti – Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime… Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!
Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online – Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.
Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili – Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.
Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing – Ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.
Un annuncio ben strutturato è più affidabile – Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!
Non sempre….è sempre un buon affare – Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato!
Non fidarsi – Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue ma anche di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

I casi

Negli ultimi tempi si è riscontrato un incremento delle denunce per truffa presentate alla Polizia di Stato, in particolare per i raggiri online, effettuati mediante l’utilizzo del Bancomat. Durante il periodo delle festività natalizie aumentano, infatti, le operazioni di acquisto-vendita via web, e succede spesso che la vittima designata, dopo aver pubblicato un annuncio su internet per la vendita di un oggetto, venga contattata da una persona che fingendo interesse all’acquisto inizia una trattativa. L’acquirente, in genere, mostra da subito molto interesse all’acquisto e, senza richiedere alcun dettaglio circa le caratteristiche dell’oggetto in vendita, per assicurarselo chiede di poterlo acquistare al più presto mediante una tipologia di bonifico che si può effettuare immediatamente, tramite l’utilizzo di uno sportello bancomat, senza attendere le lungaggini dei bonifici ordinari.

La vittima, una volta recatasi presso lo sportello bancomat, anche questo solitamente indicato dal truffatore, contatta nuovamente l’acquirente, il quale gli spiega nel dettaglio la procedura da attuare, suggerendo i vari passaggi da effettuare per ricevere il bonifico immediatamente e direttamente dallo sportello. Nella maggior parte dei casi le vittime, inizialmente titubanti e diffidenti verso questa procedura, vengono poi abilmente raggirate dall’interlocutore che riesce a convincerle della bontà dell’operazione, rappresentandone i vantaggi in termini di rapidità, sicurezza e istantaneità dell’accredito. Elemento quest’ultimo che, a detta del truffatore, consentirà al venditore di avere il denaro sul conto ancor prima che quest’ultimo invii la merce all’acquirente. Una dimostrazione, quindi, di totale fiducia nei confronti del venditore. La vittima di turno, terminata l’operazione, dopo aver atteso inutilmente l’accredito del denaro, realizza che anziché aver ricevuto il bonifico lo ha effettuato a proprie spese sul conto o sulla carta di credito indicata dal truffatore. La Polizia, per scongiurare il pericolo di questo tipo di raggiro, consiglia di diffidare da acquirenti che mostrano poco interesse alle caratteristiche della merce (solitamente, un acquirente interessato, quando acquista un prodotto usato, fa domande che riguardano le caratteristiche e lo stato di conservazione dell’oggetto e richiede altre foto rispetto a quelle inserite nella piattaforma di vendita. Bisogna, quindi, diffidare delle modalità di accredito addebito su carta o conto corrente non convenzionali, che prospettino particolari vantaggi per il venditore o l’acquirente.

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