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Cronaca

Addio all'ex sindaco di Ravenna Matteucci, il ricordo di Gnassi: "Se ne va un grande amico"

"E' una notizia che si conficca nel cuore, ci conoscevamo da trent'anni"

Si è spento domenica mattina a seguito di un improvviso malore Fabrizio Matteucci, ex sindaco di Ravenna, alla guida della città dal 2006 al 2016. Il 21 febbraio avrebbe compiuto 63 anni. Lascia la moglie Simona e il figlio Sayo. Attualmente ricopriva l'incarico di direttore dell'Anci Emilia Romagna. Nel marzo del 2018 ebbe già un malore cardiaco. E con un post su Facebook, dopo gli esami clinici, volle rassicurare tutti. Fu colpito da un'infiammazione del pericardio. Tenne a ringraziare "per la professionalità e la gentilezza tutto il personale del pronto soccorso e dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica dell’ospedale Santa Maria delle Croci".

A ricordarlo con commozione e dolore è anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi che ha postato sulla sua pagina Facebook un messaggio di cordoglio, ricordando i tanti anni di amicizia e affetto che ha vissuto con Matteucci.

"Fabrizio amico mio, compagno nostro. Non riusciamo ancora a credere. Una di quelle notizie che si conficcano nel cuore. Improvvisamente. Dolorosamente. Se ne è andato un amico, Fabrizio Matteucci. Oggi non ce la faccio a scrivere di sentimenti o di comuni battaglie nella vita politica e amministrativa fianco a fianco, con i nostri valori e le nostre storie. Nel partito, in tanti cambiamenti della politica e delle istituzioni, Fabrizio ha sempre prestato il suo prezioso e puntuale lavoro, tutti i giorni e fino a ieri. Come all'Anci dell'Emilia Romagna: un vero punto di riferimento, di analisi e di proposte e di aiuto a sindaci e amministrazioni locali.

Non ce la faccio oggi a dire troppo. Ci conosciamo da trent'anni, in una vita di politica, impegni, riunioni, confronti, amicizia. Fabrizio, sempre attento a stimolare e affiancare gli altri, a dare una mano ai più giovani, ieri come oggi. Tengo per me i ricordi e stringo in un abbraccio la sua famiglia, la moglie Simona e il figlio Sayo.
Sei sempre stato una persona bella, rara. La dedizione vera al bene comune, la politica fatta per dare agli altri e mai per chiedere per sé. La tua è una perdita improvvisa e profonda per tutti noi e anche per i comuni di questa regione che attraverso l'Anci hai costantemente sostenuto e aiutato in questi anni.
Ti abbraccio Fabrizio".

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