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Airiminum: oltre al comparto turistico per il futuro si guarda alle fiere

Presentati i punti programmatici del piano di rilancio del "Federico Fellini". Corbucci: "dobbiamo intercettare i 2 milioni di persone che hanno visitato la Fiera di Rimini"

L'Amministratore Delegato e Rappresentante del socio promotore di AIRiminum 2014 S.p.A. Armonie S.r.l. Leonardo Corbucci ha presentato i punti programmatici del piano di rilancio dell'Aeroporto Internazionale di Rimini e San Marino "Federico Fellini". Dopo aver ottenuto la certezza del diritto ad essere gestore dello scalo per i prossimi 30 anni, a seguito della vittoria del bando Enac e per effetto della sentenza del ConSiglio di Stato del 21 marzo 2016, la società ha esposto le linee di sviluppo che intende adottare per i prossimi anni al fine di riposizionare il modello di business dello scalo. I principali cantieri progettuali, già avviati nel 2016 e che inizieranno a mostrare i primi effetti nel 2017, includono il consolidamento del mercato di riferimento, un maggior radicamento dei rapporti con il territorio attraverso un'azione di networking e l'avvio di relazioni strategiche con primarie compagnie di linea per lo sviluppo di network di rotte regolari e consolidate.

A livello domestico, i piani di AIRiminum 2014 comprendono l'avvio di un innovativo modello di marketing per lo sviluppo del traffico passeggeri nel panorama italiano, basato su fondi di natura privata che si andranno ad affiancare ai programmi di investimento già pianificati dagli enti pubblici, mentre a livello internazionale è previsto l'avvio di relazioni commerciali con Paesi strategici soprattutto del Far East, oltre al rafforzamento delle già avviate relazioni istituzionali e commerciali con la Federazione Russa. A livello economico, il piano programmatico prevede il rafforzamento delle condizioni di economicità aziendale attraverso l'incremento dei ricavi da attività non-aviation e l'efficientamento del modello di business, oltre all'avvio del business model della linea cargo, che prevede la creazione di un micro-hub specializzato in grado di far leva su alcune caratteristiche strutturali rilevanti dello scalo di Rimini, quali la lunghezza della pista di circa 3,3 km, la più lunga d'Italia dopo Fiumicino e Malpensa. Un punto programmatico importante riguarda infine l'avvio del progetto strategico di sistema di sicurezza dell'aeroporto, in linea con le recenti normative nel settore della sicurezza aeroportuale e in sinergia con gli altri enti preposti alla sicurezza dell'aerostazione.

Durante la giornata di presentazione si è anche colta l'occasione per fare il punto sulle numerose nuove rotte in fase di implementazione, che collegheranno Rimini con Olbia, San Pietroburgo, Krasnodar, Ekaterinburg e Samara in Russia, Berlino, Dusseldorf, Norimberga, Karlsruhe e Stoccarda in Germania, Amsterdam in Olanda, Minsk in Bielorussia, Praga in Repubblica Ceca, Bruxelles in Belgio, Helsinki in Finlandia, Lussemburgo, Zurigo in Svizzera e, per i Paesi Baltici, Riga in Lettonia e Tallinn in Estonia. I nuovi collegamenti andranno ad aggiungersi, tutti entro il 31 dicembre 2016, a quelli già attivi verso Catania, Mosca (Domodedovo e Sheremetyevo) e Tirana. Per il periodo di settembre e ottobre 2016 ci saranno inoltre voli charter outgoing con destinazione Palma di Maiorca, Rodi, Ibiza, Kos ed Heraklion.

"Con la sentenza del Consiglio di Stato - ha esordito il presidente, Laura Fincato - mi sento a pieno titolo nel mio ruolo. Da concessionari provisori pensavamo di poter partire subito ma, invece, siamo rimasti bloccati da una serie di imprevisti. Adesso diamo sicuri di poter lavorare con una concessione che, per i prossimi 30 anni, ci ha assegnato l'aeroporto e lavoreremo per dare il meglio al territorio".

"Il mandato del Consiglio di Amministrazione - ha aggiunto Leonardo Corbucci - è quello di sviluppare il traffico. Adesso dobbiamo definire il masterplan che ci guiderà per i prossimi 10 anni. Si tratta di una fase delicata perchè, adesso, se questi impegni non verranno rispettati la concessione verrà revocata. Serviranno almeno 18 mesi per delineare il programma futuro ma, nei nostri obiettivi, oltre a pontenziare l'incoming turistico c'è l'outgoing verso destinazioni importati e l'entrata nel settorie fieristico. Fiera di Rimini, lo scorso anno, ha visto registrare 2 milioni di visitatori e intercettare anche solo il 5% di questi è importante. Se, nel prossimo futuro, questo non si realizzerà sarà la prima delle nostre sconfitte".

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