rotate-mobile
Cronaca

I riminesi Alfieri della Repubblica, il Presidente Mattarella: "Siete l'esempio positivo del nostro Paese"

Il riconoscimento al volontario Unicef Jacopo Cavagna, ai tre compagni di classe Nicolò Vallana, Luca Fermi, Edoardo Puce, e una targa alla scuola Annika Brandi di Riccione

Sono quattro giovani "costruttori di comunità" i riminesi che mercoledì 13 marzo hanno ricevuto dalle mani del Presidente Sergio Mattarella il riconoscimento di Alfieri della Repubblica. Ma non solo, oltre a Nicolò Vallana, Luca Fermi, Edoardo Puce, studenti dell'istituto Belluzzi da Vinci, e Jacopo Cavagna, volontario Unicef, hanno ricevuto una targa di riconoscimento anche Elena Cecchini e la dirigente Liliana Gagliano, in rappresentanza degli alunni della IV D dell’Annika Brandi di Riccione.

Sono 29 i giovani, tutti nati fra il 1999 e il 2008, individuati dal Presidente come modelli positivi di cittadinanza rappresentanti i ragazzi meritevoli del nostro Paese.

Alfieri della Repubblica

Le azioni meritevoli

Edoardo, Luca e Nicolò hanno realizzato un busto ortopedico tecnologico che si sostituisce al classico busto, chiamato Tecnho Back Brace. Un'invenzione messa a punto per aiutare un compagno di classe, rimasto vittima di un incidente. I tre hanno vinto anche il Make to Care 2018 a Roma che li ha portati una settimana alla Silicon Valley.

Invece, Jacopo Cavagna ha creato insieme a un gruppo di amici ‘Younicer – Young for Unicef‘ per sensibilizzare sul tema dell'impegno politico e sociale.

La IV D della scuola Annika Brandi di Riccione, premiata come azione collettiva. La maestra ha insegnato agli alunni il pronto intervento per aiutare un compagno con epilessia in caso di emergenza. Ogni bimbo ha un compito preciso, senza rischiare di farsi prendere dal panico, c'è chi prende il farmaco dal cassetto, chi chiama i bidelli.

Le parole di Mattarella

"La vostra presenza trasmette allegria. Un'allegria di una concezione della vita positiva e ben vissuta. Vi sarà parso strano forse essere chiamati per questo riconoscimento, perché quello che avete fatto a voi è parso normale. Si è normale avete ragione. Ma è questo l’importante: far vedere che questa è la normalità della vita. Aiutare gli altri e chi è in difficoltà rende la vita migliore, fa vivere meglio se stessi e la comunità in cui si è inseriti. Ognuno lo ha fatto in modo diverso. Avete mostrato che ogni persona è irripetibile, ma anche come queste individualità confluiscano nella vita comune. Non siete i soli, tanti altri ragazzi come voi fatto cose simili, oggi li rappresentati. Il nostro paese è pieno di ragazzi con la vostra stessa sensibilità. Ed è importante farla conoscere, far capire che questa è la regola della vita, la normalità che dovrebbe essere praticata da tutti.. Avete dimostrato che questa la solidarietà è la natura dell’impalcatura della convivenza, nulla regge senza impalcatura, il nostro vivere insieme non starebbe in piedi senza solidarietà. Questa è la vita del nostro Paese”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I riminesi Alfieri della Repubblica, il Presidente Mattarella: "Siete l'esempio positivo del nostro Paese"

RiminiToday è in caricamento