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Cronaca Riccione

Analisi del Dna per identificare con certezza il cadavere trovato sui binari

Dai primi riscontri i poveri resti dovrebbero appartenere a un 26enne di origini pugliesi

E' stata disposta la comparazione del Dna per riuscire ad identificare con certezza il cadavere di un uomo che, la sera del 22 dicembre, è stato investito da un treno in corsa. Dai primi accertamenti, tuttavia, i poveri resti ridotti a brandelli dal convoglio sarebbero quelli di un ragazzo di 26 anni di origini pugliesi che era arrivato in Romagna in cerca di lavoro. Anche se resta difficile immaginare che una persona così giovane abbia voluto farla finita, l'ipotesi preponderante è che abbia voluto togliersi la vita. Il dramma si era consumato verso le 20 di giovedì scorso quando il macchinista del Freccia Bianca Milano-Bari, mentre viaggiava a tutta velocità in direzione della Puglia, ha sentito un forte rumore tra le stazioni della Perla Verde e della Regina fermando il convoglio per accertamenti. I primi controlli hanno permesso di scoprire, sul muso della motrice, delle tracce ematiche  ed è stata allertata al Polfer. Gli agenti, da Cattolica hanno risalito la linea ferroviaria fino a scoprire dei resti umani.

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