Vasta operazione di ricerca e soccorso, tra giovedì e venerdì, per un anziano riminese che aveva fatto perdere le proprie tracce. L'uomo, un 77enne con problemi di salute per una malattia degenerativa, si era allontanato da casa in sella alla sua bicicletta nel pomeriggio di giovedì e, quando la figlia non lo ha più visto ritornare a casa, si è messa in allarme provando a chiamarlo al cellulare. L'anziano ha risposto al telefonino ma, spaesato, non sapeva dare informazioni su dove si trovava e, la figlia, si è quindi messa in contatto con la polizia. Anche gli agenti hanno provato a chiamare il 77enne ma, l'uomo, ha continuato a fornire vaghe descrizioni di quello che vedeva anche se, da quel poco che la polizia ha capito, è scattata subito la convinzione che si potesse trovare nel parco XXV aprile. La chiamata si è poi interrotta, a causa del cellulare scarico, e l'ultima cella ad aver agganciato il telefonino dell'uomo si trovava proprio lungo il Marecchia verso le 21.

Nella notte è quindi scattato il piano per l'individuazione delle persone scomparse con l'intervento dei vigili del fuoco, delle forze dell'ordine e dei volontari della Protezione Civile che hanno iniziato a battere il corso del Marecchia in cerca del 77enne. Venerdì mattina, verso le 8.45, l'anziano è stato individuato lungo il fiume all'altezza di Corpolò nei pressi del tiro al volo. Provato per la notte passata all'addiaccio, l'uomo è stato soccorso dal personale del 118 che lo ha poi trasportato all'Infermi per gli accertamenti del caso.