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Cronaca

Approvata riforma servizi educativi: scatta obbligo della vaccinazione

Chi non sarà immunizzato contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B non potrà accedere ai servizi sia pubblici che privati

Approvata dall’Assemblea Legislativa la riforma regionale dei servizi educativi nella fascia 0-3 anni. “Siamo partiti dagli obiettivi che ci poniamo per continuare a garantire servizi di qualità integrati rispetto al sistema di gestione pubblico-privato e che mantengano al centro i bisogni relazionali e pedagogici dei bambini. – commenta la consigliera regionale PD Nadia Rossi – Vogliamo realizzare un sistema effettivamente flessibile e di qualità, attento alle esigenze di conciliazione delle famiglie e alla tutela dei lavoratori”. Il nido è valutato come il principale servizio educativo della rete integrata pubblico-privata su cui è fondato il nostro sistema regionale: esso ha la duplice funzione formativa e di accoglienza per i bambini e di sostegno per le famiglie.

“La flessibilità pertanto ne diventa l’elemento caratterizzante – prosegue Rossi – e al fine di garantire risposte differenziate per rispondere a esigenze diversificate, possono essere istituiti servizi integrativi ai nidi quali spazi bimbi, centri per bambini e per le famiglie, servizi sperimentali. Semplificate anche le procedure per richiedere l’autorizzazione al funzionamento e i requisiti di qualità della fascia 0-3. Fulcro dell’accreditamento è il percorso di valutazione della qualità basato sul progetto pedagogico, la figura del coordinatore pedagogico e gli strumenti di autovalutazione del servizio che si è cercato di sburocratizzare. Con la legge è introdotta l’obbligatorietà delle vaccinazioni contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B come requisito d’accesso per tutti i servizi, sia pubblici sia privati. Accompagniamo quest’obbligo con l’impegno da parte della Regione a svolgere una capillare e fondamentale campagna informativa, col coinvolgimento del personale scolastico e di quello sanitario, in grado di raggiungere tutti i cittadini e le famiglie della nostra Regione, spiegando loro le implicazioni della nuova normativa e le motivazioni della scelta fatta, promuovendo oltre a quelle obbligatorie, anche le vaccinazioni raccomandate. È un atto coraggioso e deciso che è stato valutato attentamente e ascoltando tutti i soggetti interessati. Per allargare la tutela alla salute dei più piccoli, garantendo anche la copertura di gregge, ci siamo sentiti in dovere di sostenere questo provvedimento, consapevoli che il calo delle coperture vaccinali che riguarda molto da vicino il nostro territorio, sta mettendo in pericolo il benessere delle nostre comunità”.

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