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Cronaca

Da aspirante Miss Italia a maxi evasore fiscale, sequestrata una villa

Operazione "Golden touch" della Guardia di Finanza di Rimini che ha scoperto un'evasione delle imposta da 2,8 milioni di euro

Sono scattati nella mattinata di mercoledì, a Rimini e nella Repubblica di San Marino, una serie di squestri preventivi da parte della Guardia di Finanza che ha scoperto una maxi evasione delle imposte da oltre 2,8 milioni di euro. A finire nei guai l'amministratore di diritto di un'azienda che opera nel settore delle dei distributori automatici, una riminese 27enne che, in passato, era già assurta agli onori della cronaca come partecipante a Miss Italia e incoronata Miss Riccione. Oltre a lei, risultata essere amministratore di fatto e di diritto, è finita indagata anche la madre. L'azienda di distributori automatici, secondo quanto emerso dalle indagini delle Fiamme Gialle, era formalmente ubicata nella Repubblica di San Marino, ma di fatto con sede a Rimini, completamente sconosciuta al fisco italiano. Dal 2009 al 2014, infatti, non erano mai state presentate le dichiarazioni dei redditi e dell’Iva.

L'inchiesta era partita da una segnalazione alla Direzione Provinciale di Rimini della Agenzia delle Entrate effettuata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Chioggia che aveva scoperto l'esterovestizione della società per gli anni d’imposta dal 2009 al 2014, basandosi anche sui relativi dati forniti dal cervellone dell’Anagrafe Tributaria e sulle risposte ai questionari inviati ai soggetti economici che avevano intrattenuto rapporti commerciali con la stessa impresa per gli anni d’imposta controllati. L’Agenzia delle Entrate di Rimini esaminato il contesto, ha ritenuto sussistenti le irregolarità segnalate ed ha emesso l’accertamento, trasmettendolo alla Procura di Rimini per la valutazione sul piano penale e tributario. L'autorità giudiziaria, concordando con i risultati delle indagini, ha quindi emesso un sequestro per un ammontare equivalente alle imposte evase calcolate in complessivi 2,8 milioni di euro circa di cui 2,3 milioni di euro a titolo di Iva evasa dal 2009 al 2014, e circa 0,5 milioni a titolo di IRES evasa negli anni 2009 e 2010.

I militari delle Fiamme Gialle hanno così messo sotto sequestro i beni presenti in Italia, una villa a Covignano in via Calastra e alcuni conti correnti risultati però quasi privi di fondi, e nella Repubblica di San Marino, vetture di grossa cilindrata e altri conti correnti. Le imposte sono state calcolate su un ammontare complessivo di 12 milioni di euro di materia imponibile non dichiarata al Fisco italiano.

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