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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aumentano i proprietari che abbandonano i cani, ma c'è il lieto fine per Barny e Coffe

Al canile più del 50% degli amici a quattro zampe sono cani di razza di cui i proprietari non sono stati in grado di occuparsi

Hanno trovato casa Barny e Coffe. Una gioia incontenibile, quella dell’adozione in una nuova famiglia, per la quale Tom, Ice e Magghy stanno ancora aspettano. Sono settantasette in tutto i cani, come Barny e Coffe, che tramite il lavoro dei volontari del Canile Cerni di Rimini, hanno trovato una nuova casa nel 2019. Più del 50% degli ospiti fissi, sono cani di razza oggetto di rinuncia. Di queste, ben venti riguardano cani entrati in seguito alla rinuncia alla proprietà. Ormai da anni, infatti, i nuovi ingressi non sono più dovuti al randagismo – un fenomeno ormai scomparso da anni grazie alla sinergia e all'impegno di Ausl e Amministrazione comunale – ma da abbandono dei proprietari. Solo nel 2019 sono stati 19 i proprietari che hanno rinunciato al proprio cane e affidato al Canile Cerni. Un numero in linea con quello del 2018, quando le rinunce erano state 20,  e in diminuzione dal 2017, quando le rinunce arrivarono a 27. In media il 50 - 60% degli ospiti "fissi" del canile di Rimini sono cani di razza oggetto di rinuncia alla proprietà.

I perché delle rinunce

Alla base c’è spesso l’inesperienza e la non preparazione dei proprietari, e la mancanza di spazi adeguati. C’è anche chi rinuncia perchè non riesce più a gestire il cane, a volte a seguito di episodi di morsicature. Troppo spesso infatti  si compra o adotta un cane senza tenere conto  dei suoi effettivi bisogni (di movimento quotidiano, di spazi fisici in casa e in giardino, della necessità di avere compagnia durante il giorno). Quando i cani sono custoditi in modo non adatto alla loro natura, possono sviluppare comportamenti aggressivi e possono verificarsi episodi di morsicature nei confronti dei loro proprietari e di estranei.  La rieducazione di questi animali è un percorso che necessita tempo, competenze e costanza, ricreare un rapporto di fiducia in un cane che per molto tempo è stato sopraffatto, snaturalizzato, costretto a vivere in condizioni ambientali o sociali non idoneo è un impresa fatta di piccoli passi. I risultati ci sono quasi sempre ma a volte non sono sufficienti per poter poi affidare nuovamente l'animale ad una famiglia e il cane è così costretto a rimanere presso il Canile.

Le testimonianze

L’adozione di Coffe
“Ero alla ricerca di un cane, ne avevo assolutamente bisogno, il mio pastore tedesco mi aveva lasciato a vita migliore. Dopo il primo tentativo sbagliato, cercai diverse persone specializzate fino a trovare un istruttore Cinofilo tanto paziente ad ascoltarmi….
Andai al Canile di Rimini e vidi tanti cani, tanta compassione e spavento, perché mi fidavo solo del mio ex pastore….li avrei voluti quasi tutti, ma solo uno potevo.
Giorgio mi disse assicurandomi che potevo fidarmi di Coffe.L’inizio è stato abbastanza dura! Cecilia poi mi accompagnava tutti i giorni alle visite in canile per veder Coffe cercando di rassicurarmi dicendomi il comportamento che dovevo adottare. Ci ho messo tanto impegno e ne sono stata ricambiata 100 volte. Cento perché a oggi ogni volta che vedo Coffe (cane meticcio Maremmano) mi ripaga così tanto. Coffe è un cane affettuoso, intelligente, ubbidiente, giocherellone, attento alla guardia, tenerone e felice….grazie a tutti Voi per la cura che avete avuto nei miei confronti, per la gentilezza e capacità che avete avuto nella cessione per l’adozione, oltre alla cura che avete per tutti gli animali in canile.

Barny –Fred
Anche il nostro caro Barny, ora Fred, ha trovato casa e ha finalmente dato una svolta alla sua vita! Da una situazione di deprivazione totale a una famiglia piena di amore e giochi! Fred, che si è ambientato subito, è “proprio quello che mancava nella nostra famiglia”

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