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Cronaca

Irpef, stangata in arrivo: la maggioranza dà il via libera in commissione

L'assessore Brasini: "Una scelta non facile, ma vogliamo investire su Rimini nord e sulle scuole". Annunciata la presentazione di un emendamento per rivedere le fasce di esenzione

La decisione sull'aumento Irpef che i riminesi attendevano con preoccupazione è arrivata puntuale, come da programma. Questa mattina la I e V commissione, riunite in seduta congiunta, hanno espresso parere favorevole alla variazione di bilancio e alle modifiche al regolamento per l’applicazione dell’addizionale Irpef.

L'amministrazione comunale spiega che "la manovra prevede un allineamento dell’aliquota - ferma da 12 anni allo 0-0,3 per cento – agli altri capoluoghi dell’Emilia Romagna, mantenendo una soglia di esenzione totale che tuteli le fasce più deboli e con un’applicazione progressiva, in relazione all’aumentare del reddito imponibile. La proposta di delibera prevede un incremento del gettito Irpef di 4,8 milioni di euro che saranno destinati ad investimenti in opere pubbliche strategiche e rilevanti per la città. In particolare gli investimenti riguardano il “Progetto per la riqualificazione urbana e ambientale e il recupero delle vocazioni identitarie dei luoghi dell’area turistica di Rimini Nord” per 3,7 milioni di euro, primo stralcio dei lavori inseriti nel bando Periferie. Un’altra parte consistente è destinata all’edilizia scolastica, con il previsto ampliamento della scuola elementare di Gaiofana e interventi su altre strutture scolastiche per 500 mila euro. Seicentomila euro saranno invece destinati alla parte corrente (trasporto pubblico locale e rimborsi Tari, tra gli altri)".

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L'intervento dell'assessore Brasini

“Ad oggi non sappiamo se potremo fare affidamento o meno sul finanziamento del Bando Periferie, frutto di una convenzione tra Stato e Comuni che resta ancora avvolto da dubbi e meccanismi farraginosi. Avremmo potuto scegliere l’immobilismo, avremmo potuto decidere di non decidere e congelare tutto e prendere tempo, come ben ci insegnano a Palazzo Ghigi. Noi però una certezza l’abbiamo: quella di voler investire su quel quadrante nord della città, così come non possiamo rinviare lavori come l’ampliamento della scuola Gaiofana e gli adeguamenti ad altre scuole della città. Per questo abbiamo voluto garantire i finanziamenti con le nostre risorse, senza attendere segnali dall’alto. Ciò non toglie che saremmo ben lieti di fare altre considerazioni a fronte di un eventuale sblocco delle risorse promesse”. “Ricordo  – aggiunge Brasini – che a fronte anche della destinazione, prevista dalla legge, degli oneri di urbanizzazione agli interventi manutentivi confermiamo un bilancio in pieno equilibrio, grazie ad un utilizzo accorto di tutte le diverse leve a disposizione”.
I gruppi di maggioranza hanno annunciato la presentazione di un emendamento che, mantenendo lo stesso saldo di gettito, potrebbe riconfigurare le fasce di applicazione delle aliquote.  

MAGGIORANZA COMPATTA - I Gruppi Consigliari della maggioranza, Partito Democratico, Patto Civico, Rimini Attiva e Rimini Futura si sono schierati in difesa dell'aumento dell'Irpef. "La nostra non è stata una decisione facile - scrivono in una nota stampa congiunta - ma abbiamo assunto una scelta di responsabilità, davanti ai cittadini e alla comunità riminese, per non arretrare di un millimetro sugli investimenti che creano lavoro, ricchezza, migliore vivibilità e sugli interventi di un welfare che non può e non vuole dimenticare nessuno. Il difficile passo di agire sulla leva dell’Irpef, dopo tanti anni di invarianza al minimo della soglia, è stato mosso solo e per conto di un progetto di sviluppo sostenibile di Rimini che adesso non può fermarsi se vuole centrare tutte le sue enormi potenzialità. Ed è chiaro anche a un non addetto ai lavori che il vergognoso atteggiamento del Governo di lega e 5 Stelle sul bando periferie ha una diretta attinenza con questa scelta dell’amministrazione comunale di Rimini. Sino ad oggi applicava un’aliquota nettamente inferiore a tutti gli altri Comuni medio/grandi del Nord Italia, così come una soglia d’esenzione elevata, introdotta proprio da questa amministrazione". 

"E proprio perché si tratta di decisioni complesse - concludono - bisogna moltiplicare l’impegno riguardo il dibattito e la concertazione perché è interesse di tutte le forze politiche e sociali addivenire alla migliore soluzione dei cittadini. Su questo aspetto, crediamo, bisogna fare un ulteriore passo in avanti da parte dell’amministrazione comunale, così come occorre da parte di tutte le componenti confrontarsi nel merito dei problemi, senza tracimare in espressioni poco rispettose del ruolo di chi svolge il difficile compito di amministratore pubblico. In questo senso, e cioè sul tema della concertazione e del confronto, i Gruppi di Maggioranza annunciano che nei prossimi giorni depositeranno una proposta di emendamento alla delibera di variazione di bilancio, in cui- rimanendo inalterato il saldo- si indica una riconfigurazione tecnica dell’allineamento dell’addizionale, partendo dall’innalzamento della soglia di esenzione totale da almeno 15 mila euro. In questo modo il provvedimento terrà in maggiore conto le persone e i nuclei famigliari più in difficoltà, disponendo la totale esenzione dal pagamento dell’addizionale da parte di almeno 56 mila riminesi, oltre il 50 per cento dell’utenza complessiva. Sono oltre 14 mila cittadini in più  rispetto alla proposta iniziale che esentava 42 mila residenti. Con questa modifica rendiamo la manovra ancora più attenta alle esigenze delle fasce sociali più deboli".

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