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Cronaca Centro / Via Francesco Bonsi

"Basta col ricatto del permesso di soggiorno": migranti protestano in Questura

L'Associazione dei Senegalesi di Rimini e il Coordinamento Migranti Bologna organizzano una mobilitazione davanti all'Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini

E' in programma per il prossimo 23 maggio, dalle 10 di mattina, il presidio organizzato dall'Associazione dei Senegalesi di Rimini e il Coordinamento Migranti Bologna per protestare contro "il ricatto del permesso di soggiorno. L'appuntamento è in via Bonsi, davanti all'Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini, dove gli stranieri residenti in Italia punteranno il dito contro "i tempi di attesa per rinnovare il documento che superano di molti mesi i sessanta giorni stabiliti dalla legge". Secondo quanto denunciato dalle due associazioni, "la Questura e l’Ufficio Immigrazione stanno rovinando la vita dei migranti che lavorano a Rimini e in provincia". Tra gli altri problemi segnalati, anche il blocco dei permessi in quanto "negli anni passati veniva indicato il lavoro di ambulanti mentre, adesso, viene certificato un lavoro dipendente e un reddito sufficiente. In caso di problemi o documenti mancanti, inoltre, l’Ufficio Immigrazione comunica subito il diniego del permesso, quando invece dovrebbe darci la possibilità di integrare la domanda di rinnovo".

Gli immigrati protestano anche per la situazione in cui si trovano negli uffici della Questura: "siamo costretti - spiegano in un comunicato a lunghe file di attesa per avere informazioni in un edificio che è sprovvisto di bagni che ogni ufficio pubblico dovrebbe avere. Infine: la durata dei permessi è inferiore a quella che dovrebbe essere, fino a un anno anche per contratti di breve durata, fino a due anni per i contratti a tempo indeterminato. Sono poi rilasciati permessi per ricerca occupazione anche con contratti di lavoro a termine. La loro durata è spesso di soli sei mesi quando la legge stabilisce fino a un anno, rinnovabile per un altro anno. Tutto questo è quello che chiamiamo razzismo istituzionale. Contro tutto questo, l’Associazione senegalese ha deciso di scendere in piazza e invitare i migranti di tutte le comunità a partecipare al presidio di sabato 23 maggio davanti all’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini".

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