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Cronaca

"Il Caffè sospeso" conquista anche Rimini: un gesto di generosità per i bisognosi

Un piccolo, grande, gesto di generosità compiuto nei confronti di perfetti sconosciuti e un atto di solidarietà gratuito e non richiesto. Ecco, sintetizzata al massimo, l’essenza dell’iniziativa ‘In sospeso per te’

Un piccolo, grande, gesto di generosità compiuto nei confronti di perfetti sconosciuti e un atto di solidarietà gratuito e non richiesto. Ecco, sintetizzata al massimo, l’essenza dell’iniziativa ‘In sospeso per te’, promossa nel territorio di Rimini e provincia dall’associazione culturale Bimbi a Rimini e da Eureka Lavoro. L’idea di partenza nasce dall’antica pratica del cosiddetto ‘caffè sospeso’, usanza diffusasi a Napoli negli anni del dopoguerra quando chi era meno abbiente poteva trovare al bar un caffè in omaggio, pagato da un’altra persona, che lo lasciava appunto “in sospeso” per chi volesse consumarlo.

Tornata ultimamente “di moda”, la pratica del ‘caffè sospeso’ è comparsa in diverse città d’Italia e d’Europa dove avventori particolarmente sensibili lasciano caffè pagati e sospesi, appunto: un segno di sensibilità certo, ma anche una manifestazione di fiducia nei confronti di chi riceve il denaro in cambio di una sorta di promessa. A chi andrà quel caffè sarà infatti il barista - o i suoi dipendenti - a deciderlo: alla persona che entrerà dopo o a persone delle quali si conosce la situazione di difficoltà.

In questo caso l’idea è quella di estendere la formula anche ad altre attività commerciali: non solo caffè quindi, ma anche un panino, un gelato, un biberon, un pacco di pannolini, una spianata, una piada o un pezzo di pane. Sempre comunque con l’obiettivo di aiutare chi ha bisogno con un gesto non eclatante, commisurato alle risorse di ognuno, ma non per questo meno importante.

“Potenzialmente tutti possono fungere da veicoli di divulgazione per questa forma di ‘beneficenza’ nella loro zona: bar, gelaterie, pizzerie, cartolerie e tanti altri esercizi commerciali di vario genere – spiega Barbara Farkas, presidente dell’associazione culturale Bimbi a Rimini -. L’adesione al progetto è ‘certificata’ da un adesivo da esporre all’ingresso del locale, in modo che chi entra possa vedere se c’é la possibilità di fare un piccolo gesto di solidarietà. Per aderire basta mandare una mail all’indirizzo dedicato insospesopertern@gmail.com e si riceverà l’adesivo e la descrizione dettagliata del progetto”.

Ovviamente i locali, bar e negozi che aderiscono a ‘In sospeso per te’ saranno inseriti in un apposito elenco, consultabile da chi cerca un posto nelle sue vicinanze dove poter ricorrere a questa possibilità. Ed è proprio il singolo esercente che deve raccogliere i bonus ‘in sospeso’ e poi decidere a chi darlo, tutto infatti funziona basandosi sulla fiducia (non è possibile attuare controlli).

“I negozianti possono promuovere questa iniziativa parlandone a tutti quelli che conoscono, che a loro volta possono poi condividerla con altre persone ancora – aggiunge Emanuela Romito di Eureka Lavoro -. L’obiettivo a cui tendere é quello che nelle varie zone coinvolte dall’iniziativa il maggior numero di persone possibili sia a conoscenza di questa possibilità nel locale (bar, negozio, ecc.), e quindi chi vuole fare un piccolo dono, in quell’esercizio può farlo”.

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