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Cronaca

Cane guida aggredito da un altro quattrozampe, il padrone fugge senza aiutare

Solidarietà dell'Amministrazione Comunale di Rimini per la brutta avventura occorsa a una dipendente di palazzo Garampi

Brutta avventura per una dipendente comunale non vedente il cui cane guida, lo scorso fine settimana, è stato aggredito da un altro quattrozampe. Secondo quanto emerso la donna, insieme al suo Labrador, si stava recando al lavoro quando, in centro storico, ha incrociano un altro animale a spasso col padrone. Il secondo animale, all'improvviso, ha fatto uno scatto contro il cane guida e, in una zuffa, lo ha ferito alla testa. Il proprietario dell'aggressore non avrebbe fatto nulla per separarli e a un certo punto, vista la situazione, è feggito senza soccorrere la non vedente che, impaurita, ha iniziato ad urlare a squarciagola. Un comportamento decisamente sbagliato per il padrone del cane che è stato stigmatizzato dal vice-sindaco di Rimini, Gloria Lisi, che in un comunicato stampa ha voluto "esprimere la mia personale vicinanza, e la totale solidarietà dell'Amministrazione comunale di Rimini, nei confronti della dipendente comunale vittima di uno spiacevole episodio, avvenuto lo scorso fine settimana mentre si stava recando nella sua postazione di lavoro".

"Lo smarrimento del Labrador - prosegue la Lisi - in un caso così particolare, si è purtroppo tramutato ben presto in quello della sua padrona che, potendo percepire la scena solo attraverso i terribili guaiti del suo cane e il ringhio feroce dell'altro, è crollata sconvolta a terra, urlando a squarciagola per chiedere aiuto, visto che il padrone del cane aggressore non si è fermato per offrire il suo, scappando insieme il suo cane. Fortunatamente, in un quadro fino a questo momento di totale insensibilità civile, è intervenuto in soccorso un passante, richiamato dalle grida della donna; oltre a consolarla e a soccorrerla, la ha accompagnato al suo luogo di lavoro in Comune, aiutandola a contattare i cari, il 118 e le forze dell'ordine. La nostra impiegata se la caverà con un grande spavento e qualche giorno di riposo e cura, mentre per il suo labrador le conseguenze sembrano più gravi, non solo per le ferite".

"In questi casi infatti - commenta il vice-sindaco - i cani guida, selezionati ed addestrati in centri altamente specializzati, rischiano di perdere l'orientamento, l'equilibrio e la serenità necessari per lo svolgimento di una attività così delicata e vitale come la loro. In questi giorni dunque, oltre a smaltire lo stress, la rabbia e la delusione di questi giorni, la donna non potrà fare affidamento sul suo amato labrador, rinunciando quindi anche all'autonomia negli spostamenti. La speranza è che presto possano tornare presto a vivere e interagire insieme, in una ritrovata normalità quotidiana. Oltre alle ferite fisiche sono infatti quelle psicologiche a lasciare il segno. Il mio auspicio è che, passati i primi momenti, riesca a trovare la forza e la serenità per tornare alla coraggiosa autonomia che la contraddistingue".

"Quello che più mi ha colpito in questa triste vicenda - conclude la Lisi - è la totale insensibilità dimostrata dal proprietario del cane autore dell'aggressione, scappato vilmente senza prestare soccorso; un comportamento inaccettabile e da stigmatizzare, soprattutto alla luce della particolare condizione degli aggrediti. Fortunatamente c'è anche l'altro lato della medaglia, mostrato da quel passante che ha soccorso ed aiutato la nostra impiegata, rassicurandola. Un esempio positivo che, mi auguro, possa essere seguito anche da altre persone che abbiano eventualmente assistito all'aggressione e possano aiutare a individuare i proprietari del cane aggressore. Oppure anche dai proprietari stessi del cane aggressore che, vista la denuncia sporta dall'aggredita, rischiano conseguenze penali per gli eventuali reati ravvisati. Mi preme infine ricordare come nessun intervento da parte delle istituzioni possa sostituire la mancanza di senso civico da parte delle persone. Certo, come in questo caso, il loro rapido intervento è necessario e doveroso; ricordo però che lo sono altrettanto la corretta cura e salvaguardia del proprio cane e, sopratutto, il soccorso di una persona ed un animale ferito. Farlo, in questi casi, non fa solo parte della normale convivenza civile, ma anche del rispetto della legge che, mi auguro, possa in breve chiudere la vicenda individuando e punendo i colpevoli".

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