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Cronaca

Rimini Capitale della Cultura, presentata la candidatura. "Una sfida, andiamo oltre il turismo balneare"

Si è svolto il primo appuntamento ufficiale, aperto al pubblico, per presentare la candidatura di Rimini a Capitale della Cultura 2026

Rimini ha fame di cultura. Vuole sviluppare la sua offerta e far conoscere le sue eccellenze. Con questo spirito nella giornata di martedì (18 aprile) si è svolto il primo appuntamento ufficiale, aperto al pubblico, per presentare la candidatura di Rimini a Capitale della Cultura 2026. L’evento si è svolto al teatro Galli, con la partecipazione anche delle istituzioni che hanno già ricevuto o sono in corsa per il titolo: Matera (capitale europea 2019), Bergamo e Brescia (2023), Pesaro (2024) e Agrigento (2025).

“Nella candidatura di Rimini a Capitale della Cultura per l'anno 2026, la nostra comunità allargata fa sostanzialmente un investimento – sono state le parole del sindaco Jamil Sadegholvaad -. Un investimento sul futuro. E come tutti gli investimenti ha bisogno di un'organizzazione e di un 'piano industriale' per renderlo concreto. Oggi presentiamo ufficialmente le intenzioni, vorrei dire i desideri e le aspirazioni collettive, che si fanno percorso formale. Concorriamo, partecipiamo a una competizione che mette in palio un titolo prestigioso e che dunque per questo è sottoposta a codici e regole”.

“Ma Rimini ci vuole arrivare per quello che è – ha aggiunto il sindaco -, nell'esatta coincidenza tra quello che era e ciò che sarà. La nostra formula perfetta. Vedremo e ascolteremo tempi, procedure, contributi di sindaci e amministratori di città che si sono fregiate del riconoscimento e che ne illustreranno l'impatto non solo economico e immediato ma sociale e duraturo su quei territori. Spiegheremo il senso di questa sfida per una città e un territorio intero, dalla costa all'entroterra, la Valmarecchia, la Valconca, che, se permettete, grazie a un lungo e duro lavoro, si sono meritati di giocarsela con ambizioni solide”.

Sul palco del 'Galli' hanno trovato spazio la Regione Emilia-Romagna, i rappresentanti del Forum Piano Strategico, la Provincia di Rimini, la Diocesi di Rimini, l'Università di Bologna e la Camera di Commercio di Rimini per un primo passo verso un percorso che si vorrebbe condiviso tra le istituzioni coinvolte e i cittadini chiamati a partecipare, attivamente, alla corsa per l'assegnazione del titolo di Capitale italiana della cultura.

La road map

A Paolo Verri il compito di tracciare la road map: la prossima settimana saranno annunciati i nomi dei direttori artistici che andranno a irrobustire il team che sta lavorando al progetto di candidatura. Otto i profili che sono stati selezionati dalla commissione giudicatrice tra le 125 candidature arrivate a seguito dei bandi pubblicati dall’amministrazione comunale per cercare esperti nel campo della valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, della produzione culturale e della produzione e divulgazione della cultura scientifica e tecnica.

Una volta individuati i direttori artistici si partirà con i gruppi di lavori, sotto il coordinamento del piano Strategico, che porranno le basi per la stesura del dossier di candidatura, il documento che dovrà condensare il progetto culturale, gli obiettivi, la governance, la valutazione di sostenibilità economica del programma e che rappresenta l’elemento centrale per ambire a rientrare nella ‘short list’ delle città in lizza per il riconoscimento. Questo in attesa del bando per la capitale 2026, atteso per settembre. 

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