Chiusura delle sedi Dentix: "Decine di riminesi chiedono aiuto preoccupati per salute e portafogli"
L'Unione per la Difesa dei consumatori sta raccogliendo le denunce di tanti clienti riminesi rimasti con i lavori in bocca a metà e i finanziamenti da finire di pagare
"Centinaia di riminesi in ansia, molti dei quali avevano stipulato finanziamenti per pagare prestazioni odontoiatriche che in questo momento non stanno ricevendo". A intervenire sul caso Dentix è anche U.Di.Con. Emilia-Romagna (Unione per la difesa dei consumatori), con la sede di Rimini, che si fa portavoce della preoccupazione riguardo alla catena Dentix con 57 sedi in tutta Italia, tra cui Rimini, attualmente tutte chiuse. Dentix Italia fa capo a Dentix Spagna che ha presentato in tribunale una istanza di pre-fallimento, in attesa di essere acquisita da un altro gruppo.
Fallimento Dentix: il caso
"Da quello che si apprende gli stessi dipendenti delle varie sedi non hanno comunicazioni a riguardo e continuano con la cassa integrazione - spiega U.Di.Con - Sono diverse le telefonate ricevute n cui si chiede conto della situazione e se ci sono margini per ricorrere legalmente e fare valere i propri diritti. Oltre a cure in corso, tutte sospese nella fase di lockdown, molti pazienti avevano acceso dei finanziamenti per coprire l’intero ammontare delle prestazioni odontoiatriche, molte delle quali dal valore di svariate migliaia di euro. Attualmente ai numeri di telefono delle varie sedi italiane non risponde nessuno. U.Di.Con giudica inaccettabile questo silenzio, così come le mancate comunicazioni alla clientela che continua a pagare regolarmente le rate dei finanziamenti, nonostante gli appuntamenti siano tutti sospesi e senza data certa di ripartenza".
“Siamo pronti a chiedere l’intervento dello Stato per risarcire i cittadini colpiti anche in Emilia-Romagna - dichiara il presidente di U.Di.Con Emilia-Romagna, Vincenzo Paldino - Chi ci contatta continua a pagare le rate dei finanziamenti e in molti casi ha bisogno urgente di riprendere i trattamenti bloccati per l’emergenza Coronavirus. In mancanza di comunicazioni certe, questi pazienti saranno costretti a rivolgersi ad altri dentisti, con il conseguente aggravio delle spese, che vanno ad aggiungersi a quelle già sostenute con Dentix".