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Cronaca

Che fine ha fatto il nautofono? La Marina: "Aspettiamo la proposta del Comune"

L'idea di riattivare l'apparecchiatura che caratterizzava le giornate di nebbia sembra essersi arenata nelle secche della burocrazia

La sua dismissione risale al 2014 quando, dopo la decisione da parte della Marina Militare di rimuovere tutti gli apparati, anche il nautofono di Rimini era andato in pensione. Una scelta che, per molti, ha visto venir meno uno dei simboli delle giornate nebbiose e che, con il suo inconfondibile suono, aveva accompagnato tante generazioni di riminesi. Nel tentativo di evitare di perdere l'apparecchiatura, molti si erano mossi con una petizione tanto che, anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, aveva inviato una lettera al Comandante di Marifari Venezia (che ha la compentenza sull'alto Adriatico) specificando che "Qualora la scelta della dismissione dello storico nautofono di Rimini sia stata dettata solo da ragioni di opportunità o di convenienza economica, questa Amministrazione intende valutare l’opportunità del suo ripristino, contribuendo anche con propri oneri e in accordo e collaborazione con altri Enti tra cui la Regione Emilia Romagna”. A distanza di due anni, però, tutto sembrerebbe essersi arenato nelle secche della burocrazia anche se, dall'Ufficio Stampa della Marina Militare, arriva un barlume di speranza per il suo ripristino. "Il Comune di Rimini - spiegano i militari - ha espresso nel 2014 la volontà di acquisire il nautofono installato presso il porto di Rimini, pertanto il Servizio fari della Marina non procederà alla sua dismissione, apprendendo che avrebbe dovuto fornire una controprestazione per un valore pari a quello del nautofono. Si rappresenta, infine, che l'iter tecnico-amministrativo della permuta in parola è attualmente in itinere".

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