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Cronaca

Dal virus dell'ebola ai batteri nei cibi: se ne parla a Rimini al Congresso nazionale dell’Amci

L’appuntamento annuale di Amcli è anche l’occasione per una panoramica su forme nuove di diffusione di infezioni i cui effetti possono costituire un potenziale rischio per la salute di categorie di individui

Virus Ebola, patogeni sessualmente trasmissibili, mortalità dei neonati, infezioni da protesi (ortopediche e cardiache), batteri nei cibi tra i temi trattati nei tre giorni del Congresso della società scientifica Sono solo alcuni degli argomenti che saranno trattati dal 43° Congresso nazionale dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (Amcli), la società scientifica costituita nel 1970 cui aderiscono oltre 15000 microbiologi operanti nelle strutture italiane, in programma a Rimini da martedì.

“L’appuntamento annuale segna un importante momento di confronto per la microbiologia clinica italiana, interessata dagli effetti della progressiva riduzione di spesa sanitaria - dichiara Pierangelo Clerici, Presidente della società scientifica e Direttore Unità Operativa Complessa di Microbiologia “Ospedale Civile Legnano” -. Comprendiamo le necessità di questa continua ricerca di efficienza nella gestione della salute, ben consapevoli che la nostra disciplina deve essere sempre di più intesa come alleato indispensabile per la migliore e più veloce diagnosi di patologie, da affrontarsi con le migliori terapie disponibili. Amcli non si sottrae a questo confronto e auspica di essere parte sempre attiva del dibattito sia a livello nazionale sia regionale”.

Il 43esimo Congresso affronterà durante i propri lavori numerose tematiche, tra cui l'emergenza Ebola per la quale verranno dettagliate le corrette modalità diagnostiche da parte della dottoressa Maria Capobianchi, responsabile del laboratorio di Virologia dello Spallanzani di Roma, le nuove possibilità diagnostiche delle infezioni in caso di patologie particolarmente critiche (infezioni circolatorie in pazienti con protesi valvolari e pazienti trapiantati), la resistenza ai trattamenti antibiotici, la presenza di antibiotici nell’ambiente, le parassitosi intestinali e le infezioni tubercolari. Infine, vi sarà una sessione di carattere politico-istituzionale che affronterà il tema della riorganizzazione dei laboratori di Microbiologia a livello nazionale, sulla scorta delle linee d’indirizzo che l'Associazione ha proposto nel dicembre 2013 e che in alcune Regioni sono state assunte come utile documento per elaborare strategie di consolidamento nel rispetto della valenza della diagnosi microbiologica.

Il congresso di Rimini cade in un periodo storico importante sia per gli effetti che la diffusione del virus Ebola ha creato in tutto il mondo, sia per il manifestarsi di nuovi filoni di diffusione di infezioni significative. È il caso dei risultati di un protocollo di indagini microbiologiche promosso dal Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna sui casi di natimortalità, (11 decessi su 4419 nascite nel periodo 1.1.2014-1.8.2014) quali conseguenze di infezioni da S. agalactiae, un batterio che si trasmette da madre a feto,  durante la gestazione.

Tra i temi discussi vi sarà quello della crescita dei casi di infezioni da protesi, con una significativa crescita dei casi connessi all’impianto di protesi cardiovascolari, che sarà approfondita nella sessione "Le infezioni di protesi e device del sistema cardiocircolatorio". L’incontro vuole rappresentare un momento di sintesi multidisciplinare su un argomento rilevante e di stretta attualità per la comunità cardiologica e la sanità pubblica, vista la frequenza ormai allarmante delle infezioni di protesi del sistema cardio-circolatorio, correlata al crescente ed elevato numero di procedure protesiche e device eseguite.

“Queste tipologie di infezioni sono gravate da risultati del trattamento spesso deludenti, sia dal punto di vista del paziente sia dell'operatore - commenta Riccardo Smeraglia, Direttore Microbiologia e Virologia Coordinatore Area Funzionale Laboratoristica Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli Monaldi-Cotugno-C.T.O. di Napoli -. Inoltre, l'estrema complessità organizzativa e i notevoli costi assistenziali legati alla corretta gestione di questi casi comportano un’oggettiva difficoltà nella presa in carico e nel follow-up dei pazienti. Il management integrato e centralizzato dei casi d’infezione protesica/device, nell'ottica della collaborazione tra microbiologi, infettivologi e operatori nel rispetto delle rispettive competenze, rappresenta l'obiettivo da perseguire al fine di ottimizzare le strategie di trattamento di queste complicazioni”.

L’appuntamento annuale di Amcli è anche l’occasione per una panoramica su forme nuove di diffusione di infezioni i cui effetti possono costituire un potenziale rischio per la salute di categorie di individui. È il caso del Toscana Virus, un patogeno emergente, trasmesso all’uomo da flebotomi, che può causare meningite asettica e meningoencefalite. Diffuso probabilmente in tutto il nostro Paese, il Toscana Virus rappresenta un pericoloso virus che causa meningite soprattutto nei mesi caldi.

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