Una "pioggia" di polpette per i medici e gli infermieri: "E' un modo per ringraziarli"
I ristoratori dell'attività 'Per la polpetta' hanno preparato il pranzo per il personale sanitario: "Abbiamo pensato che anche loro hanno bisogno di sostegno in questo momento difficile"
Più di quattro chili di strozzapreti al sugo e una "pioggia" di polpette. A preparare il pranzo per medici e infermieri del reparto di Rianimazione e Terapia intensiva dell'ospedale Infermi sono stati i ristoratori dell'attività "Per la polpetta". Un locale specializzato in uno dei piatti tipici italiani, una polpetteria che aperto lo scorso luglio a Rimini e che in tanti ormai apprezzano. "Abbiamo pensato di cucinare il pranzo per chi in queste settimane sta facendo turni massacranti e si prende cura in modo straordinario dei pazienti positivi al Covid19, ma non solo - afferma il 25enne riminese Franco Sacco - Stanno combattendo una super battaglia".
E, quindi, i cuochi si sono messi ai fornelli per preparare un menu speciale. "Tutti noi dello staff abbiamo pensato come potere aiutare e la scelta è ricaduta sul personale sanitario. Ci siamo chiesti, 'chi si prende cura di loro?, così questa mattina ci siamo messi in contatto con l'ospedale e alle 14.15 siamo arrivati con il pranzo già diviso in porzioni".
Che menù avete preparato?
"Molto semplice perché doveva essere anche pratico e veloce da mangiare. Abbiamo cucinato gli strozzapreti fatti in casa, al sugo, un piatto romagnolo, che speriamo li abbia fatti sentire più vicino alle loro famiglie, e le polpette, che sono la cifra del nostro locale".
Hanno apprezzato?
"Direi di sì, le infermiere che sono venute a ritirare le porzioni fuori dal reparto ci hanno detto che per loro era un sogno, non hanno neanche il tempo per fermarsi a mangiare. E poi tutti insieme ci hanno inviato un messaggio per ringraziarci. Erano felici, il nostro obiettivo è stato raggiunto".
Lo rifarete?
"Noi siamo disponibili e speriamo che anche altri ristoratori ci seguano, ognuno può fare la propria parte e dare un sostegno a chi in questo momento si prende cura di tutti. Ma le persone da potere aiutare e non fare sentire sole sono molte, c'è solo l'mbarazzo della scelta".
Il vostro locale è chiuso, avete molte richieste per gli ordini a domicilio?
"Sono aumentate molto, il lavoro non manca. Speriamo di tornare presto in pista. Dobbiamo fare tutti un sacrificio, ma ce la faremo insieme".