Coronavirus, c'è chi abbandona i cani per paura: "Ancora nessun caso al canile di Rimini"
La Lega nazionale per la difesa del cane: "Gli animali da compagnia non diffondono il virus, non bisogna farsi prendere dal panico"
"Panico e disinformazione possono causare inutili e crudeli abbandoni. Il Ministero della Salute conferma che i nostri animali da compagnia non sono un veicolo di diffusione del virus che sta causando tanta apprensione nel nostro Paese", specifica con una nota la Lega nazionale per per la difesa del cane perché "purtroppo, nel caos delle informazioni parziali e inesatte che sono state diffuse fino ad oggi, molte persone si sono convinte che il virus possa essere trasportato e veicolato dai nostri animali domestici e questo potrebbe portare a un elevato numero di abbandoni o rinunce di proprietà sulla scia del panico e dell’isteria collettiva che rischia di diffondersi".
Una situazione che al momento non si sta verificando al canile comunale Stefano Cerni di Rimini, dove non si sono ancora registrati casi di abbandono legati alla paura di trasmissione da Coronavirus, "e non stiamo neanche ricevendo telefonate per avere avere informazioni", rassicurano, "neanche mail o post su facebook. Al momento è tutto nella normalità".
Coronavirus, cosa c'è da sapere e da fare
La Lega del Cane ricorda quanto affermato "molto chiaramente dall’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani, dall’Istituto superiore della Sanità e dal Ministero della Salute su questo argomento: “Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus. Ovviamente bisogna seguire le norme igieniche di base, come sempre del resto, e lavarsi le mani con acqua e sapone dopo aver interagito con loro e prima di portarsi le mani alla bocca o sul viso. Si tratta comunque di una regola che andrebbe applicata in qualunque contesto, non solo in questo frangente". La Lega Nazionale per la Difesa del Cane invita i proprietari di animali a non farsi prendere dal panico o da paure irrazionali. "I nostri familiari a 4 zampe sono e restano sempre i nostri migliori amici".