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Cronaca

Coronavirus, Rinaldis: "Gli albergatori sono disperati, serve uno stop dell'Iva fino al 30 agosto"

Aia Rimini boccia le misure del Governo: "Per il turismo non è stato fatto nulla"

In questi giorni di emergenza coronavirus a preoccupare gli albergatori sono anche le misure previste dal governo a livello di sostegno economico, con una serie di decreti che ne rendono ardua la comprensione. Ma non torna nemmeno il senso logico. Il coronavirus, lamenta Patrizia Rinaldis, presidente Associazione Albergatori provincia di Rimini, farà anche "molti morti economici e sociali se non si danno risposte. E al momento non ci sono". Le disdette che arrivano ai centralini degli hotel non riguardano più solo il periodo pasquale e aprile, si estendono anche a maggio. Gli albergatori sono "disperati". Inutile dunque puntare sul credito d'imposta se le imposte non vengono pagate, così come dilazionare i pagamenti. L'Iva e' stata "bloccata fino a maggio", quando servirebbe "uno stop per tutti almeno fino al 30 agosto per provare a salvare la stagione". Insomma secondo Rinaldis "c'e' poco rispetto per un settore che vale miliardi di euro" e la delusione nell'Aia riminese è tanta: "Non vedo niente nelle tante pagine di decreti che poi andranno tradotti" in direttive. 

"Al di là delle misure per i lavoratori, che non riguardano però gli stagionali, concretamente per il turismo non c'è nulla". Tanto meno per gli affitti. Per cui "aspettiamo". Anche se, ribadisce la presidente, "mancano talmente tante soluzioni che mi stupisco". E intanto "i danni aumentano". L'Associazione sta lavorando molto a livello nazionale, prosegue, e oggi "avremo un collegamento con la Regione", ma chiediamo risposte anche a livello comunale. Nessuna polemica da parte di Aia sulle misure previste per limitare il contagio, "dovevano essere drastiche da subito per mettere fino a una lenta agonia", ma, rimarca, "passa il tempo e siamo ancora in emergenza". La speranza di salvare l'estate c'e' ancora: "Sono fiduciosa, anche se non so cosa salveremo, ma il turismo e' movimento e se si riparte, la voglia di muoversi ci sara'". Ora pero' "gestiamo l'emergenza", conclude, pensando anche al futuro e a creare una "task force, pute sul fronte della comunicazione, per affrontare al meglio quelle che si ripresenteranno".

(fonte Agenzia Dire)

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