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Cronaca

Darsena, l'appello al premier Conte contro l'aumento dei canoni: "Le imprese portuali sono a rischio"

A scrivere nero su bianco è il presidente di Assomarinas, l’Associazione italiana dei porti turistici, con il pieno sostegno del sindaco Gnassi

Una lettera con numeri chiari e precisi e un appello: salvare le darsene italiani. La ben nota questione sono i canoni quadruplicati con la finanziaria del 2007 e il destinatario è il premier Giuseppe Conte. A scrivere nero su bianco è il presidente di Assomarinas, l’Associazione italiana dei porti turistici, Roberto Perocchio. Un'azione sostenuta anche dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che ricopre il ruolo di responsabile per il settore turismo dell’Anci, Associazione nazionale dei Comuni italiani.

Perrocchio scrive: "La nostra categoria attende da anni da parte del legislatore un chiarimento normativo che ponga fine a questo assurdo contenzioso, per restituire la speranza e la regolarizzazione gestionale agli operatori coinvolti. Vi sono infatti decine di cause pendenti a rischio la sopravvivenza delle imprese portuali coinvolte e tutta la filiera del turismo nautico da esse generata".

Nella missiva Assomarinas implora Giuseppe Conte di fare quanto in suo potere per sbloccare questa situazione o richiedendo all’Agenzia del Demanio una circolare chiarificatrice o, introducendo nella prossima legge di bilancio una norma interpretativa. Le evidenziamo il testo di una possibile norma risolutiva suggeritaci dal professor Stefano Zunarelli, titolare di Diritto della Navigazione all’Università di Bologna. In sintesi, si chiede la non applicazione degli incrementi fissati dalla Finanziaria del 2007 alle concessioni già rilasciate in precedenza.

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