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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Diventano del Comune i terreni sui quali erano stati realizzati abusi edilizi

Le tre aree, per un valore di 77mila euro, sono state incamerate da palazzo Garampi

Entrano a far parte del patrimonio comunale le aree su cui sono stati realizzati abusi edilizi che, nonostante le ordinanze d’ingiunzione effettuate, non sono stati demoliti entro i termini impartiti. Si tratta di tre terreni complessivamente di 3.903 metri quadri e dal valore determinato di 77.520 euro, siti in via Maderna, in località San Martino in Venti; via del Gallo, a San Vito; via Mavoncello, a Spadarolo. L’inserimento nell’inventario dei beni mobili comunali dei terreni su cui sono stati commessi abusi edilizi avviene grazie agli effetti delle norme previste dal Testo unico per l’Edilizia del 2001 che dispone l’acquisizione di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune dei beni e dell’area di sedime delle opere analoghe a quelle abusive qualora non venga ottemperata l’ordinanza d’ingiunzione alla demolizione. Oltre ad inserire nell’inventario degli immobili comunali i beni come “terreni indisponibili” in esecuzione delle procedure di repressione dell’abusivismo edilizio, la determina dirigenziale stabilisce che saranno inserite solo le aree e il relativo valore in quanto i sovrastanti manufatti abusivi dovranno essere demoliti fatta eccezione, come stabilisce la legge, per il caso in cui “con deliberazione consigliare non venga dichiarata l’esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali”.

“Oltre al valore concreto e venale delle aree acquisite – ha commentato l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Roberta Frisoni – riteniamo importante il significato simbolico di questi atti, il messaggio forte e chiaro che non solo gli abusi non edilizi non saranno tollerati, ma che i responsabili saranno chiamati a rispondere delle loro azioni e pagare in modo concreto per i danni fatti alla collettività.” Le nuove acquisizioni al patrimonio pubblico delle tre aree fanno seguito a quelle già realizzate nei mesi scorsi, quando con una procedura analoga il Comune di Rimini introiettò tra i propri beni immobili altre dieci aree del valore di oltre 350.000 euro.

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