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Cronaca

Dopo la perquisizione spariscono dei soldi, indagati 3 agenti della Municipale

In forza al nucleo Ambientale, sono indagati per peculato per aver fatto sparire denaro e oggetti dall'appartamento di uno spacciatore

Sono indagati per peculato, tre agenti della polizia Municipale di Rimini in forza al nucleo Ambientale, dopo essere stati accusati di essersi appropriati di 1400 euro e oggetti vari sequestrati nel corso di una perqusizione nell'appartamento di uno spacciatore albanese. La vicenda risale al 10 gennaio quando, in seguito a una soffiata, gli agenti effettuarono un blitz nella casa dello straniero trovando, nascosti nell'aspirapolvere 20 grammi di stupefacenti, tra cocaina e marijuana, oltre a 6600 euro in contanti ritenuti provento di spaccio. Nella casa, tuttavia, spuntano anche altri 1400 euro ma, questi, apparterrebbero alla fidanzata dell'albanese 32enne.

Viene fatto un verbale in cui si attesta il sequestro dei 6600 euro ma, anche, la restituzione dei 1400 anche se, di questa somma, non si trova più traccia. La giovane, infatti, lamenta che il denaro non è mai tornato indietro e, dopo aver aspettato alcuni giorni, presenta un’istanza per la restituzione di tutto. Ed è da questa istanza che nasce l’inchiesta che per ora non vede però alcuna denuncia da parte della presunta parte lesa. L’albanese e la fidanzata vengono quindi sentiti dalla Finanza come persone informate sui fatti, e pochi giorni dopo scatta la perquisizione negli uffici delle tre persone che, secondo la ricostruzione degli investigatori, avevano la possibilità di impossessarsi di quel denaro e degli oggetti mancanti. L’ipotesi di reato nei confronti degli agenti è di peculato, ma questi respingono a oltranza ogni coinvolgimento, sicuri che presto verrà tutto chiarito e si accerterà che si tratta solo di un disguido burocratico.

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