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Cronaca

Eliminare il campo nomadi di via Islanda, il Comune risponde a bando regionale

L'accampamento sarà diviso in tre microaree individuate in una parte di via Islanda, via della Lontra (nei pressi del Comando della Polizia Municipale di Rimini) e via Maceri

Il Comune di Rimini partecipa al bando regionale che concede contributi economici finalizzati al superamento delle aree di sosta per Rom e Sinti di grandi dimensioni a favore della sperimentazione di microaree. Attraverso il bando, l’Amministrazione intende adeguarsi alla delibera della giunta regionale, riducendo il numero di persone che occupano il campo di via Islanda e individuando altre due aree dove poter collocare le famiglie attualmente ospitate, in linea con i parametri previsti dalla legge. Come noto anche di recente il campo di via Islanda è stato oggetto di due ordinanze sindacali contingibili e urgenti a seguito delle precarie condizioni di sicurezza e igieniche certificate e segnalate dall’Ausl Romagna.

Le 11 famiglie Sinti (42 persone in totale, con molti minori) che attualmente vivono nell'area saranno accompagnate a scegliere una soluzione abitativa alternativa in tre microaree, con una tipologia abitativa ‘roulotte/camper, abitazioni mobili’, che saranno realizzate utilizzando l’auspicato contributo regionale e quindi assegnate in locazione. Le famiglie, oltre all'affitto, sosterranno anche le spese per le utenze.

Le tre microaree individuate dal Comune, dopo un’attenta valutazione di tutto il territorio comunale, riguardano una parte di via Islanda, via della Lontra (nei pressi del Comando della Polizia Municipale di Rimini) e via Maceri. L’amministrazione predisporrà una particolare attenzione all’integrazione delle famiglie nei nuovi contesti  e con la popolazione residente; le aree saranno adeguate per migliorare le condizioni di vita delle famiglie e in seguito si valuteranno insieme ai cittadini anche complessivi progetti di rigenerazione urbana.

La partecipazione al bando regionale, approvata dalla Giunta comunale, permetterà di andare verso l’integrazione della comunità Sinti e Rom, tutelate in quanto minoranze etniche dalle norme europee, nazionali, regionali. Si tratta infatti di cittadini italiani, residenti e integrati nel nostro tessuto sociale, pertanto soggetti agli stessi diritti e agli stessi doveri di tutti gli altri. L’intero progetto di superamento del campo di via Islanda e delle misure relative di integrazione, ha un costo complessivo di 198 mila euro, 136 mila dei quali richiesti alla Regione Emilia Romagna. L'impegno di spesa a carico del Comune è di 62 mila euro.

Le tre microaree saranno realizzate dal Comune e assegnate in locazione e le spese di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria saranno a carico del nucleo familiare. I rapporti tra il Comune e le famiglie che parteciperanno all’assegnazione delle aree saranno regolati da una convenzione nella quale saranno definiti gli impegni rispetto ad aspetti urbanistici ed edilizi, inclusione sociale e rispetto dei diritti e doveri e responsabilità nei confronti della comunità e delle istituzioni. L’intenzione dell’Amministrazione è di supportare gli inserimenti lavorativi, la frequenza scolastica, il contrasto all’abbandono degli studi dopo le scuole medie, aiuto per capire procedure e regole di accesso ai servizi sanitari, in particolare per ridurre i comportamenti a rischio negli adolescenti.

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