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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

False attestazioni per fare ottenere i permessi di soggiorno, 8 gli indagati

La tariffa per ogni straniero si aggirava sui 1500 euro e garantiva l'ottenimento dei documenti

Sono 8 le persone che, a vario titolo, sono finite indagate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'inchiesta era partita nel 2013, dopo la denuncia di un cittadino straniero, e aveva permesso di scoprire una vera e propria cartiera che, attraverso una serie di false attestazioni, garantiva agli immigrati di poter ottenere il permesso di soggiorno. Pachistani, cinesi, africani e bengalesi si rivolgevano al gruppo, capeggiato dal ragioniere di una società con sede a Rimini, che si occupava, dietro il pagamento di 1500 euro a testa, di provvedere a realizzare delle false assunzioni, da falsi datori di lavoro, per poi presentare tutta la documentazione agli uffici della Questura.

In questi giorni sono stati notificati ai vari difensori degli indagati la chiusura indagine che riguarda almeno una trentina di falsi permessi di soggiorno procurati con la compiacenza di alcuni dipendenti di ditte del riminese. Secondo quanto appurato dagli investigatori, nella maggior parte dei casi i cittadini stranieri erano estranei ai meccanismi messi a punto dagli 8 indagati e si aspettavano delle vere e proprie assunzioni.

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