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Cronaca Via della Lama

Occupano casa popolare, poi ci ripensano

In attesa di una casa popolare, un operaio di nazionalità albanese insieme alla sua famiglia (una figlia maggiorenne e la moglie) ha occupato abusivamente un paio di giorni fa un'abitazione

In attesa di una casa popolare, un operaio di nazionalità albanese insieme alla sua famiglia (tra cui una figlia maggiorenne e la moglie) ha occupato abusivamente un paio di giorni fa un'abitazione in via della Lama (Torre Pedrera). Ma è rientrata nella casa in via Coletti dove risiede in affitto, ed il cui contratto è valido fino al giugno 2013. La famiglia stessa si è resa conto dei rischi concreti che stava correndo con il suo atto. La situazione si è così conclusa nel migliore dei modi.

L'uomo ha un lavoro regolare e sia la figlia che la moglie possono dare supporto al reddito del nucleo. La famiglia, spiega Acer in una nota, “potrà comunque essere seguita con le normali misure previste, specialmente per quanto riguarda i minori”. L'azienda non accetta invece “atti di forza e di prepotenza come l’occupazione abusiva di alloggi. Su questo punto si ribadisce che la linea del rispetto della legge e della fermezza sarà mantenuta nei confronti di chiunque, si tratti di cittadini migranti o italiani”.

Acer, continua la nota, “conduce un lavoro costante per reperire il maggior numero di alloggi per far fronte al disagio abitativo di Rimini, ma tali alloggi sono e saranno utilizzati secondo graduatorie e criteri ben precisi, cui tutti si devono attenere, aspettando il proprio turno. E questo episodio può essere da monito in tal senso”. Infine “sta acquisendo elementi per chiarire la posizione di una persona esterna al nucleo famigliare che ha svolto il ruolo di “suggeritrice”, inducendo la famiglia a commettere il reato, e nei confronti della quale l’Agenzia si riserva di adire, se vi saranno i presupposti, le vie legali”.

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