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Cronaca

Rimini omaggia il martire risorgimentale Giovanni Venerucci

Con la deposizione di una corona alla lapide posta a ricordo sotto i portici del Palazzo dell'Arengo di piazza Cavour, prende avvio la giornata dedicata alla figura di Giovanni Venerucci, il martire risorgimentale fucilato

Con la deposizione di una corona alla lapide posta a ricordo sotto i portici del Palazzo dell’Arengo di piazza Cavour, prende avvio la giornata dedicata alla figura di Giovanni Venerucci, il martire risorgimentale riminese fucilato con i Fratelli Bandiera dalle truppe borboniche il 25 luglio 1844.
Ed è proprio nel 167° anniversario della morte che, lunedì 25 luglio, il Comune di Rimini in collaborazione con l’associazione culturale “Giovanni Venerucci”, l’Associazione Mazziniana Italiana e l’Istituto per la storia del Risorgimento, hanno promosso una giornata di studi in omaggio al martire riminese, nel quadro delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Dopo la posa della corona, alle ore 17,30 nella Sala degli Archi di piazza Cavour, si terrà la conferenza dedicata alla figura di Giovanni Venerucci. Interveranno Pietro Caruso, direttore de “Il pensiero mazziniano”, Eleonora Bairati, docente dell’Università di Macerata e Moreno Neri, saggista riminese. Saranno presenti in sala i discendenti di Giovanni Venerucci, alcuni dei quali provenienti dalla Liguria.
L’assessore alla Cultura Massimo Pulini porterà i saluti dell’Amministrazione comunale.
 
Giovanni Venerucci
nasce a Rimini il 2 novembre 1808. Partecipa alla sfortunata spedizione dei Fratelli Bandiera che si conclude con la cattura da parte delle truppe borboniche di Venerucci e di altri undici compagni di spedizione. Il 25 luglio 1844, in località Vallone di Rovito in provincia di Cosenza, Giovanni Venerucci e altri otto partecipanti vengono mandati a morte, mentre a tre loro compagni è comminato l’ergastolo.
 

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