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Cronaca

"Lascio tutto e do vita a un'impresa in campagna", la nuova avventura di un giovane riminese

Alessandro Meluzzi a 35 anni ha deciso di cambiare radicalmente vita acquistando un vecchio podere e coltivare prodotti biologici

"Mollo tutto e vado a vivere in campagna". Tutti, almeno una volta, abbiamo pensato di fare un cambiamento radicale della nostra vita ma in pochi hanno poi dato corso alla loro idea. Spesso, con la vita sempre più caotica o magari durante una giornata particolarmente storta quando siamo imbottigliati nel traffico, nella nostra testa nasce l'immagine di una vita bucolica da trascorrere in mezzo alle colline, coltivare un po' di terra e vivere seguendo il ritmo delle stagioni. Sogni che, magari, restano tali ma non è il caso di Alessandro Meluzzi che a 35 anni ha deciso di cambiare radicalmente vita acquistando un vecchio podere e coltivare prodotti biologici. Cinque ettari di terra e una casa colonica che, nel progetto, vogliono diventare un centro di eccellenza per i frutti della terra.

Alessandro, com'è nata l'idea?
E' sempre stato il mio sogno avere un appezzamento di terra da coltivare come una volta. Ho lavorato per diversi anni nel commercio dei prodotti di nicchia del territorio e non solo ma con l'arrivo della pandemia il mercato è crollato e ho dovuto chiudere l'azienda. Questo mi ha spronato a cercare di realizzare il mio sogno ma ci è voluto quasi un anno per trovare il posto più adatto e, allo stesso tempo, non è stato facile convincere le banche a finanziare questo progetto.

Alla fine dove hai trovato la casa dei tuoi sogni?
E' a cavallo tra la Valmarecchia e la valle del Rubicone: un appezzamento di 5 ettari, un laghetto e un podere da 160 metri quadri da ristrutturare con annessa cantina. Ci sono già 40 ulivi, 8 filari di uva e 50 alberi da frutto e, nell'acquisto, era compresa anche l'attrezzatura agricola del vecchio proprietario.

L'avventura è già iniziata?
Non proprio: al momento sto facendo un lavoretto come benzinaio per andare avanti mentre si preparano i lavori di ristrutturazione. Per mettere tutto a posto servono circa 200mila euro e li ho reperiti col superbonus ma le pratiche burocratiche sono ancora lunghe. Nel frattempo, però, mi sono già iniziato a muovere tanto che ho deciso che questa impresa sarà tutta documentata con un blog su internet anche per aiutare chi come me ha intenzione di cambiare totalmente vita. Sono già in molti a seguirmi e a chiedermi indicazioni su come districarsi nella giungla dei permessi.

Gli obiettivi quali sono?
Realisticamente ci vorrà un anno di lavoro perchè tutto sia finito e credo che per giugno 2022 il "Vecchio podere" sarà completamente ristrutturato e potremo dare il via alla produzione. Il mio intento è quello di preparare confetture biologiche e coltivare altri prodotti bio e, per il futuro, anche una produzione di vino e distillati. Il tutto utilizzando le tecniche e i procedimenti propri di questo territorio. Questo tipo di agricoltura sta lentamente sparendo e, con essa, anche quei sapori genuini. Sarebbe un peccato che tutto questo venisse dimenticato e, quindi, vorrei poter continuare le tradizioni e insegnarle ad altri. Poi, ovviamente, potremmo pensare anche ad un agriturismo o a un campeggio dal momento che queste colline sono molto frequentate da campeggiatori stranieri che però si lamentano del fatto che non ci siano strutture per accoglierli. Le possibilità di sviluppo sono molteplici ma, per il momento, ho il piacere di aver fatto questo investimento per far scoprire e vivere queste straordinarie colline.

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