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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Rimini in marcia contro la violenza sulle donne

Nei primi 10 mesi del 2021 sono state registrate 240 richieste di aiuto da parte delle vittime agli sportelli delle tre associazioni del territorio

Rimini torna in marcia contro la violenza sulle donne. Dopo lo stop dello scorso anno causa pandemia, sabato 27 novembre la camminata "É per te" con partenza e ritorno a piazza Cavour è il cuore di una serie di iniziative che coinvolgono in un filo rosso di sensibilizzazione tutti i Comuni della provincia. Perché la pandemia non ha fermato i numeri e gli episodi di violenza tragicamente si ripropongono. L'associazione 'Rompi il silenzio', spiega alla stampa la vicepresidente Roberta Calderisi, nei tre centri antiviolenza, da luglio 2020 è attivo anche quello Marielle di Santarcangelo, dopo le 260 richieste di aiuto del 2020, con tre mesi di lockdown che hanno reso difficile per le donne vittime di violenza contattare l'esterno, ne registra a oggi 240. Dunque statistiche in linea. L'anno scorso le notte di ospitalità per 26 donne e 34 minori sono state 5.437, quest'anno sono già 6.000 per 29 donne e 39 minori. Per la Casa delle donne del Comune da gennaio a ottobre 243 accessi allo sportello psicologico, 24 a quello legale e 237 per ottenere informazioni. Qui come a livello nazionale, commenta la vicesindaco Chiara Bellini, i dati sono preoccupanti. Ed è "significativo", lamenta, che alla Camera mentre il ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti rimarcava l'impegno del Parlamento contro ogni forma di violenza fossero presenti "otto su 630 deputati. Non sembra così forte l'impegno". Alla base degli episodi di violenza, prosegue, "c'è un modo di pensare da scardinare e modificare": occorre dunque "tamponare le urgenze", grazie anche all'impegno delle associazioni, "agire a livello politico", legiferando, e mettere in campo "un'operazione culturale alla base". La camminata vuole dunque essere "un segnale profondo a livello culturale" e perché lo sia è necessaria "una forte partecipazione maschile". Bellini assicura il suo "impegno per attivare nuove politiche sulle pari opportunità e il contrasto alla violenza per potenziare nei prossimi anni il messaggio culturale". I ragazzi, le fa eco la consigliera provinciale alle Politiche di genere, e presidente del Consiglio comunale Giulia Corazzi, "spesso non capiscono che una donna non è libera, per la generazione della libertà è incomprensibile". Occorre dunque "una presenza fisica e morale su un tema che cambia la vita". Da tutti i Comuni, aggiunge, arriva "un segnale di unità e sostanza", ognuno organizzerà degli eventi e si illuminerà d'arancione per la Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne di giovedì 25 novembre. Perché, "come dal cure sul manifesto della camminata, questa settimana è il cuore di questa lotta". Appuntamento sabato alle 14,30 in piazza Cavour con al termine la lettura di alcuni racconti su testimonianze di donne vittime di violenza.

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