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Cronaca

Iscrizione all'anagrafe dei richiedenti asilo, Gloria Lisi: "Sono orgogliosa, è un diritto fondamentale"

Il vicesindaco: "Senza la residenza è preclusa la possibilità di poter avere un regolare contratto di lavoro o frequentare un corso di studi"

"Sono orgogliosa di questo atto che consente di rispondere ad un’esigenza legittima di tantissime persone alle quali è stato precluso un diritto fondamentale sancito anche dalla Costituzione, oltre che la possibilità concreta di potersi inserire nella società". Queste le parole del vicesindaco Gloria Lisi a commento dell'avvio della procedura all’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo che ne hanno fatto domanda. La decisione della Giunta comunale di Rimini arriva in seguito ad una recente sentenza del Tribunale di Bologna che ha accolto il ricorso presentato da un richiedente asilo domiciliato a Rimini che nei mesi scorsi aveva presentato la dichiarazione di residenza all’anagrafe del Comune. Una richiesta che gli uffici hanno dovuto rigettare sulla base del Decreto sicurezza attualmente in vigore e su cui è stato presentato ricorso, attraverso il sostegno dei volontari dello sportello di Rimini di Avvocato di Strada Onlus.

"Senza la residenza è preclusa la possibilità di poter avere un regolare contratto di lavoro o frequentare un corso di studi, costringendoli di fatto, a rimanere bloccati nelle strutture, ad aspettare l’esito della domanda di asilo - continua Lisi - E’ evidentemente una forma di discriminazione, di marginalizzazione e di esclusione sociale, nonché elemento che aumenta l’insicurezza perché non consente agli amministratori di conoscere con certezza il numero delle persone presenti sul proprio territorio, perché porta i richiedenti asilo ad essere prede della criminalità (come nel caso dello sfruttamento lavorativo) e perché a fronte di diritti ci sono anche doveri a cui un cittadino deve rispondere".

Un aspetto fondamentale su cui Gloria Lisi chiarische il perché, subito dopo la pronuncia del Tribunale di Bologna, "abbiamo attivato le procedure per consentire da subito l’iscrizione all’anagrafe dei tanti richiedenti asilo che hanno presentato domanda. Era un impegno che avevamo preso pubblicamente con le associazioni e in particolare con Rimini Umana, che ringrazio personalmente per la dedizione con cui si è fatta carico della questione e i volontari di Avvocati di strada Onlus, che hanno seguito i ricorrenti non solo a Rimini nel percorso giuridico per la tutela di un diritto messo in discussione da un Decreto Salvini che è tempo sia rivisto. La Giornata mondiale del Rifugiato, che abbiamo celebrato pochi giorni fa, non è stata quindi solo l’occasione per un’azione di sensibilizzazione attraverso il cortometraggio “L’attesa di Daouda”, ma coincide con un atto concreto e nel riconoscimento di un diritto fondamentale".

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