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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ladri di bici nel mirino, arriva il registro digitale contro i furti

Rimini è la prima città d'Italia ad adottare la piattaforma Bikebee: si entra a far parte di una community in cui verranno coinvolte anche le forze dell'ordine

L'unione fa la forza. Anche nel caso del nuovo registro contro i furti di biciclette. Infatti, più persone si iscriveranno alla piattaforma BikeBee e più probabilità ci sarà di creare una rete solida per segnalazioni e per aumentare le possibilità di ritrovare i mezzi. In occasione del Bike festival, che si svolge da oggi in piazzale Fellini, l'assessore Roberta Frisoni ha presentato, insieme al suo ideatore Alberto Montesi, la piattaforma Bikebee, brandizzata con logo e colori dell’amministrazione. Rimini è ancora una volta città pioniera, è infatti la prima in Italia a sperimentarla, ma sono già une trentina i Comuni che adotteranno il servizio, fra cui Jesolo, Cortina, Bergamo e Treviso. Una start up innovativa che sta conquistando il Belpaese. Il sito per Rimini è già online e la app sarà attiva alla fine della prossima settimana.

“E’ una sfida – spiega l’assessore alla mobilità del comune di Rimini Roberta Frisoni – che va nel segno di tutte le attività che a Rimini stiamo portando avanti per incentivare una mobilità green. L’elemento innovativo di BikeBee è la creazione di una community digitale che renda possibile il ritrovamento della propria bicicletta in breve tempo. Per far ciò è fondamentale, oltre che il sostegno delle Forze dell’Ordine, la partecipazione dei singoli cittadini e delle community locali: la sinergia di tutte le parti permetterà così di creare un deterrente ai furti. Confidiamo che questa piattaforma diventi uno strumento efficace, soprattutto per incentivare la mobilità sostenibile nella nostra città".

Come si utilizza

Il registro gratuito e semplice nel suo utilizzo. E' sufficiente andare sul sito e compilare il proprio profilo con i dati personali e quelli della bici e si entra nella community virtuale. Sulla piattaforma è possibile consultare e riconoscere le bici rubate sul territorio, si può fare ricerca usando i filtri, ad esempio scegliendo la città. Al momento sono 3.500 gli iscritti a Bikebee. Saranno coinvolte anche le forze dell’ordine perché utilizzino il registro per identificare le bici rubate. “In Italia – spiega Alberto Montesi, ideatore di Bikebee – è che in Italia il furto è uno degli ostacoli del muoversi in bici, c'è un furto ogni 30 secondi. Quello che abbiamo elaborato è un sistema semplice, che conta sulla solidarietà virtuale. Siamo appena partiti, ma il servizio funzionerà sempre di più con l’aumento degli iscritti al registro, più siamo e meglio è. inoltre maggiori dati si inseriscono e più c'è probabilità di ritrovarle, dalle fotografie alle marchiature, dal numero di telaio a segni di riconoscimento. In caso di furto il proprietario manda un messaggio alla community e chi si trova in quel luogo può essere un occhio in più che controlla. La notifica del furto viene poi mandata anche alle forze dell'ordine".

Bikebee poi mette in vendita marchiatori con qrcode, ma anche un sistema per rintracciare la bici dotato di gps, che possono integrarsi con il registro, ma non sono vincolanti per l’accesso e la fruizione del servizio che rimangono gratuiti e dove si può anche segnalare il passaggio di prorietà in caso di vendita o cessione della bici tramite un QRcode.

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