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Cronaca Marina Centro / Viale Alfredo Cappellini

Dipendenti lasciati senza stipendio dopo le promesse di rilancio

Spente le luci rosse, il Lady Godiva era stato rilevato da una società che aveva assunto il personale per realizzare un cabaret di musica e spettacoli

Lo scorso maggio, in pompa magna, era stato annunciato dalla LD Entertainment lo spegnimento delle luci rosse del Lady Godiva, lo storico night sotto al Grand Hotel di Rimini, per realizzare un locale di musica e spettacoli. La nuova società, guidata dall'imprenditore bolognse Willer Dolorati, aveva reclutato ballerini, coreografi e personale per lo spettacolo. Nonostante gli annunci, tuttavia, il progetto non era mai partito tanto che, questo autunno, il locale ha nuovamente aperto con i soliti balletti piccanti, luci soffuse e signorine poco vestite. Quando a luglio il progetto del Lady Godiva era naufragato, però, una quindicina di lavoratori si erano rivolti alle organizzazioni sindacali Filcams CGIL e Fisascat CISL in quanto non avevano mai ricevuto lo stipendio. Nell'incontro con i responsabili della LD Entertainment, questi ultimi avevano ammesso di non avere provveduto al pagamento delle competenze dei lavoratori, e motivava tale situazione a seguito di un insieme di eventi che non avevano consentito la riuscita del progetto costruito nell'ottica del rilancio del locale.

Grazie agli sforzi dei sindacati, alla fine di agosto si era riusciti a trovare un accordo economico che, però, non avrebbe visto recuperare tutti i soldi degli stipendi arretrati ma, nella migliore delle ipotesi, un 50%. La maggior parte dei lavoratori interessati aveva nonostante tutto aderito a tale proposta, con rinuncia a parte delle loro competenze, solamente per mettere un punto di chiusura su una vicenda che li ha fortemente colpiti e penalizzati. Pertanto iniziarono i contatti prima con il consulente e successivamente con l'avvocato che assistono l'azienda per definire i contenuti del verbale di conciliazione, definendo infine anche la data per effettuare la sottoscrizione dei verbali stessi, ovvero il giorno venerdì 7 ottobre. Mercoledì 5 ottobre però, l'avvocato ha comunicato ai sindacati che l’azienda non aveva più intenzione di procedere alla sottoscrizione dei verbali e transare con i lavoratori.

"Ci hanno fornito motivazioni assolutamente fittizie e pretestuose - tuonano le organizzazioni sindacali in un comunicato stampa - come il mancato svolgimento dell'attività lavorativa. Si tratta di una tesi assolutamente ritenuta falsa dai lavoratori, che tra l'altro hanno la possibilità di dimostrare il contrario con ampie testimonianze e per questo accusando i lavoratori di avergli arrecato danno. Insomma, non solo a questi lavoratori è stato procurato il danno di aver perso una opportunità di lavoro nel pieno della stagione estiva, non solo gli stessi non sono stati retribuiti, ma addirittura alla fine si è aggiunta la beffa amara di un passo indietro dell'azienda proprio alla vigila di un incontro utile a formalizzare gli accordi di conciliazione che avrebbero messo una pietra sopra sull'intera vicenda… Riteniamo l'atteggiamento dell'azienda grave e scorretto, in quanto venuto meno agli impegni assunti nei confronti sia delle OO.SS. e quindi nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte. Ovviamente per quanto ci riguarda metteremo in campo le iniziative opportune al fine di tutelare gli interessi dei lavoratori, sia di carattere sindacale, di carattere pubblico che di carattere legale".

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