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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro irregolare, Patrizia Rinaldis (Aia): "I casi sono pochi e li monitoriamo, basta denigrare gli albergatori"

La presidente: "Serve ridare dignità alla nostra categoria e stiamo pensando di organizzare delle giornate per trovare il personale"

Il reddito di cittadinanza deve ancora arrivare nelle tasche di chi ne potrà beneficiare, ma già è iniziato il caos sul lavoro nero. Diversi albergatori della Riviera si sono infatti sentiti proporre da potenziali dipendenti di poter lavorare in nero per non rischiare di perdere il sussisio statale per cui avevano appena fatto domanda. Un allarme da non trascurare, in particolare, con l'arrivo della stagione turistica, come evidenziato dall'assessore al Lavoro Mattia Morolli che riflette sulla necessità di aumentare i controlli.

Sulla vicenda interviene anche Patrizia Rinaldis, presidente Associazione italiana albergatori (Aia) che parla di fenomeno contenuto: "I casi denunciati dai colleghi sono pochi e da parte nostra c'è massima attenzione, monitoriamo la situazione. I nostri associati hanno rifiutato queste proposte".

Lavoro nero e reddito di cittadinanza, l'appello dell'assessore Morolli: "Servono più controlli"

Rinaldis, inoltre rilancia sulla difficoltà di trovare personale qualificato, un problema che ritiene sia collegato a una perdita di fiducia nei confronti degli imprenditori a capo delle strutture ricettive: "Serve ridare più dignità alla categoria albergatori e a chi ci lavora. Ci sentiamo dire che sfruttiamo i dipendenti, non è così e, le situazioni poco corrette si riducono a pochi casi, il lavoratore non è obbligato ad accettare. Come presidente Aia sono sempre vicino e mi batto in prima linea in difesa dei dipendenti. Posso dire che è ottimo l'80% dei rapporti tra titolare e personale. Certo, il lavoro stagionale è duro e ci vogliono nuove regole tra le parti. La manodopera è il bene più prezioso, serve amore per quello che si fa".

Secondo Rinaldis anche i giovani sono meno attratti da questo mondo: "In passato i ragazzi lavoravano in estate, ora sono molti meno. E' anche vero che qui la stagione non è lunga e in tanti vanno a lavorare all'estero".

Inoltre, per riuscire a far incontrare domanda e offerta la presidente sta pensando di organizzare delle giornate di incontro tra imprenditori e aspiranti lavoratori, "Serve più regia, dobbiamo mettere in moto un meccanismo virtuoso di dialogo e incontro. Stiamo già collaborando in modo positivo con il Centro per l'impiego, con le scuole alberghiere, c'è anche tanto passaparola tra colleghi e, oltre a mandare i curricula via mail devo dire che presentarsi di persona non guasta mai. Rimane la difficoltà di trovare personale specializzato, come camerieri di sala o ai piani. Spesso le offerte sono troppo generiche, dobbiamo essere aiutati nella selezione".

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