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Cronaca

Lotta agli evasori: il Comune prepara la stangata per le attività che non pagano le tasse

Hotel, stabilimenti balneari e negozi che "scordano" Imu, Tari e tassa di soggiorno rischiano la sospensione della licenza

Chi non paga dovrà abbassare la saracinesca. Il Comune di Rimini va dritto come un treno contro le attività economiche non in regola con Tari, Imu, tassa di soggiorno e altre imposte locali. Il nuovo regolamento sarà portato a settembre in Commissione con l'intento di approvarlo a fine mese o al massimo agli inizi di ottobre. Un nuovo strumento che andrà a colpire alberghi, aziende, negozi e stabilimenti balneari non in regola. In pratica, dopo un lungo iter fatto di solleciti, stimato tra l'anno e l'anno e mezzo, il Comune farà scattare il provvedimento di sospensione, che sarà applicato sulla stima di una determinata somma non versata, ancora da decidere. Una volta notificato, il titolare avrà un mese di tempo per saldare quanto dovuto. Oltre questo termine "incasserebbe" una sospensione di tre mesi che potrà essere bloccata in caso di pagamento, anche rateizzato.

Se, invece, i titolari degli esercizi e delle attività pubbliche non saldassero entro i tre mesi potrebbero scattare altre misure: divieto di prosecuzione dell’attività e revoca per quelle soggette ad autorizzazioni, concessioni, licenze. Il provvedimento andrebbe anche a colpire se la società passasse ad altri titolari, proprio per evitare sistemi studiati a tavolino per non pagare. Obiettivo del comune è quello di punire i furbetti, gli evasori di professione e non le imprese che si trovano in un momento di difficoltà. Tutte le misure scatterebbero infatti dopo un preciso iter di solleciti, un lungo percorso che dura tra un anno e un anno e mezzo. Il regolamento è stato preparato appena il Governo ha approvato la legge che dà potere agli enti locali di intervenire.

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