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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il M5s infiamma la battaglia del Trc con 'obiezioni' a Roma e Bologna

Il tanto discusso Trasporto rapido costiero per unire Rimini e Ricicone, finisce in quattro interrogazioni, due parlamentari, e due regionali, firmate congiuntamente dal deputato riminese, Giulia Sarti, e dal consigliere regionale, Raffella Sensoli

I risultati dei controlli, se ci sono stati, da parte del Comitato di coordinamento per l'Alta sorveglianza delle grandi opere per il tratto Rimini Fs-Riccione Fs. Un 'no' al progetto depositato al Cipe per il secondo tratto Rimini FS-Fiera, "un'opera inutile, costosa e ormai obsoleta". Il tanto discusso Trc, Trasporto rapido costiero per unire Rimini e Ricicone, finisce in quattro interrogazioni, due parlamentari, e due regionali, firmate congiuntamente dal deputato riminese, Giulia Sarti, e dal consigliere regionale, Raffella Sensoli, del Movimento 5 stelle. Sotto la lente i due tratti dell'opera. Sul primo già in esecuzione, segnalano le due pentastellate, "solleva nuove preoccupazioni" l'attenzione "speciale" su Italiana Costruzioni da parte dell'Autorità nazionale Anticorruzione per l'indagine sul Padiglione Italia di Expo.

Senza dimenticare, aggiungono, che i titolari della società, Attilio e Luca Navarra, "finanziano da anni partiti ed esponenti politici", da "Nicola Latorre a Giorgia Meloni", da "Pier Ferdinando Casini a Nicola Zingaretti". Dunque è "preciso dovere - sostengono Sarti e Sensoli - escludere che quanto imputato non sia un metodo applicato a tutti i loro appalti", valutando l'opportunità di "continuare ad affidare opere pubbliche tramite procedure di gara ristrette utilizzando il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, senza valutare chi siano i soggetti". Da qui la richiesta alle istituzioni "se il Comitato di coordinamento per l'Alta sorveglianza delle grandi opere abbia svolto i controlli di sua competenza sul tratto in oggetto del Trc e, in caso positivo, possa informare su quali ne siano state le risultanze".

La seconda coppia d'interrogazioni riguarda invece il ramo Rimini Fs-Fiera. E annuncia battaglia: "Spingeremo, secondo i modi e i mezzi che ci sono concessi, per impedirne la realizzazione", tuona il Movimento. Se per il primo tratto "non è chiaro quanto denaro si spenderà oltre ai cento milioni previsti", per il secondo c'è "la certezza che, se fosse approvato, non si scenderebbe sicuramente sotto i 50 milioni preventivati". E con 150 milioni di euro, concludono Sarti e Sensoli, si sarebbe potuto fare altro per la mobilità riminese, rispetto a "due linee di autobus che doppiano servizi già esistenti".

(Agenzia Dire)

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