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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Il mercato ambulante non si sposta": ennesimo ricorso al Tar degli ambulanti

Chiesto ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale di sospendere il trasferimento con sospensione delle delibere del Comune

Ennesimo ricorso degli ambulanti del mercato settimanale del centro storico che hanno chiesto ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale di accogliere le loro richieste di non trasferire i banchi, come deciso dal Comune di Rimini, e di sospendere la delibera di palazzo Garampi. Secondo l'avvocato Andrea Mussoni, che cura gli interessi del Comar, la decisione del Tar dell'Emilia Romagna arriva in seguito a una serie di illegittimità commesse da palazzo Garampi tra cui la violazione dell’art. 8 NTA (Norme tecniche di attuazione), norma dal carattere straordinario che consente (eccezionalmente) l’utilizzo di un’area in deroga agli strumenti urbanistici per motivi di pubblico interesse. Il ricorso a questa norma era stato inizialmente pensato per creare nell’area ex Padane un parcheggio ad uso pubblico alternativo a quello di Piazza Gramsci nel momento in cui quest’ultimo sarebbe stato occupato dal trasferimento temporaneo di parte del mercato, avvenuto nel gennaio 2014.

Con la selezione di quell’area come area mercatale, apparentemente senza limiti di durata, ora l’Amministrazione comunale pretenderebbe di applicare l’art. 8 NTA a tempo indeterminato (contravvenendo così a spirito e funzione della norma), legittimando di fatto la Società proprietaria di quell’area a farne un utilizzo in deroga agli strumenti urbanistici senza alcun limite temporale. La violazione riscontrata pone dunque anche un problema di verifica della regolarità dei rapporti intercorrenti tra l’Ente comunale e la Società proprietaria dell’area ex Padane.

"Il mercato degli ambulanti di Rimini - aggiungono dal Comar - rappresenta una risorsa economica per molte famiglie ed è riconosciuto, oltre che dai cittadini riminesi anche a livello turistico, come attrazione e luogo d’incontro. Lo spostamento voluto dall'Amministrazione è privo di opportune verifiche circa l’idoneità dei luoghi e della tutela del tessuto economico e sociale. La sede 'storica' di Piazza Malatesta e Piazza Cavour garantisce caratteristiche fondamentali per un mercato ambulante che sono: la compattezza, tutte le attività sono adiacenti ed i fruitori possono scegliere tra le varie offerte beneficiando di una competizione sana ed indispensabile. Accessibilità, la ragionevole distanza dovuta alla vicinanza di tutti i banchi è affrontabile anche dalle persone che hanno difficoltà motorie. Riconoscibilità ed identità, la presenza del mercato da 70 anni nell’area di P.za Cavour e P.za Malatesta è una caratteristica indispensabile all’idoneità del mercato. Proporzione ed integrato con la città: l’attuale, storica collocazione ha una proporzione corretta tra superficie utilizzata, distanze da percorrere e densità urbana".

"Quella che è stata individuata - proseguono - come nuova area mercatale, al contrario, con i suoi 33.000 mq. di vastità e ben 100.000 mq di superfici impegnata, tre volte quella attuale, è sì più ampia, ma notevolmente frammentata e disomogenea, come immediatamente percepibile dall’esame della planimetria. La non idoneità dell’area è ben descritta nei successivi punti: il mercato risulta disgregato, perché posto in aree differenti, ben 7, dunque sette gruppi di banchi, senza neppure poter beneficiare di raggruppamenti per 'categorie di prodotti'; la distanza minima confortevole della camminata a piedi aumenterebbe perché il perimetro del mercato risulta essere troppo ampio; di difficile accesso, per le frequenti interruzioni tra i piccoli gruppi di banchi, e per la presenza della Via Roma, la strada urbana più importante e trafficata attorno al centro storico, che taglia il mercato dai parcheggi.. Inoltre nell’area di Piazzale Gramsci e di Via IV Novembre sono presenti il mercato coperto (supermercato+mercato rionale+mercato del pesce), la scuola Media Panzini, la scuola svizzera, l’Asilo Baldini ed il Liceo classico Giulio Cesare, nonché il palazzo contenente Conad city e Coin, creando un forte assembramento in un area estremamente ristretta e distante dai parcheggi".

"Il nuovo progetto di mercato - conclude il Comar - risulta privo di proporzione, rispetto alla città storica (presentandosi più come una serie di piccoli mercatini), rispetto alle distanze da percorrere per visitarlo interamente e per raggiungere i parcheggi e rispetto alla distribuzione economica e sociale che verrebbe improvvisamente dirottata sulla parte opposta della città, lontano dal suo cuore storico, modificando equilibri economici e sociali senza dotarli delle caratteristiche richieste".

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