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Cronaca

Blitz della Capitaneria di Porto, sequestrato un quintale di pesce

I prodotti ittici, sprovvisti di documentazione sulla tracciabilità, stavano per essere trasportati nel milanese

Nella mattinata di venerdì il personale della Capitaneria di Porto di Rimini, in servizio per controllare la filiera della pesca, ha fermato un furgone sospetto sul quale viaggiavano, oltre all'autista, due cittadini asiatici. Quando il carico è stato ispezionato è emerso che trasportava quadi 100 chili di prodotti ittici, tra vongole, calamari, scampi e spigole, di prorpietà degli stranieri. La merce era sprovvista delle bolle di accompagnamento imposte dalla normativa vigente che disciplina la tracciabilità del prodotto ittico, in particolare dal momento della cattura alla prima vendita, attraverso la produzione ed il trasferimento di dati tra i diversi soggetti della filiera al fine di definire un valido sistema di rintracciabilità che consenta di seguire il prodotto fino alla vendita al dettaglio, garantendo al consumatore finale la qualità del prodotto che arriva sulle tavole italiane. Tutto il pesce è stato sequestrato, risultato idoneo al consumo è poi stato devoluto in beneficenza, mentre per i due asiatici è scattata una multa da 1500 euro.

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