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Cronaca

Minacce razziste al collega senegalese, denunciato dai carabinieri

Il caporeparto di una nota azienda riminese aveva iniziato a prendere di mira il suo sottoposto di colore con una serie di insulti

Si è conclusa con una denuncia per ingiurie e minacce, aggravate dall'odio razziale, l'odissea di un ragazzo senegalese, regolare in Italia e dipendente da 2 anni di una nota azienda riminese, preso di mira dal proprio caporeparto. A finire nei guai è stato un 36enne, residente a Rimini ma originario del napoletano, a causa del suo odio nei confronti del proprio sottoposto. Il culmine è avvenuto poco prima di Natale quando il senegalese, oramai stanco di quanto avveniva sul luogo di lavoro, è stato costretto a chiedere aiuto ai carabinieri per raccontare la sua odissea. Il ragazzo di colore, in una dettagliata denuncia, ha spiegato ai militari dell'Arma che il proprio capo, quotidianamente, non perdeva occasione per offenderlo in ogni maniera a causa del colore della sua pelle. Tra le frasi di ingiuria, oltre alle più classiche offese, il 36enne avrebbe detto al suo collega che quelli come lui "devono essere trattati come schiavi" minacciando che, se il senegalese avesse detto a qualcuno quanto stava accadendo, il caporeparto avrebbe perso il posto e, in questo caso", lui sarebbe "tornato in Senegal in una bara".

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