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Cronaca

"Mio figlio ha sintomi influenzali, ma nessuno lo visita", l'odissea di una mamma riminese

"Sono stata attaccata al telefono ore prima di poter parlare con qualcuno, ma nessuno viene a casa a controllare"

"Vorrei che qualcuno visitasse mio figlio, essere rassicurata, ma anche avere la certezza di non infettare nessuno in caso non fosse una semplice influenza". Una 39enne riminese, mamma di quattro figli, alcuni piccoli, ha raccontato a RiminiToday l'odissea che sta vivendo in queste ore. Da due giorni chiede un parere medico con visita sulle condizioni di salute di uno dei suoi figli, un ragazzo di 16 anni che presenta sintomi influenzali. "Ha febbre alta, mal di gola, male alla testa e tosse lieve", spiega la mamma. Tutto ha inizio mercoledì sera, quando il ragazzo inizia ad accusare i primi malesseri. "Gli è salita la febbre a 39 e ha iniziato a stare male, così mi sono attaccata al telefono e ho contattato il numero verde della Regione così come tutti gli altri numeri attivi", racconta la mamma.
Cosa ha fatto, quindi?
"Dopo avere tentato più volte di contattar al telefono il medico curante, giovedì sono andata in studio di persona, senza portare mio figlio, una precauzione che ho rispettato. Devo premettere che ho cambiato medico da pochi giorni, quindi non conosce il ragazzo, e per di più c'è anche il sostituto".
Cosa le ha detto il medico?
"Di non portarlo assolutamente in studio e di somministrargli solo della tachipirina".
Ha chiamato l'ospedale?
"Certo, ieri sera ho contattato il pronto soccorso, mi hanno chiesto se fosse stato a contatto con persone infette. Io non posso esserne certa, mio figlio va a scuola a Riccione, alcuni compagni vivono in Valconca, ma non so se qualcuno ha fatto i tamponi e quali siano stati i risultati. Comunque a casa medici e guardia medica non vengono perché i sintomi sembrano appunto quelli di un'influenza, ma non tali da fare pensare al tipo di infezione da coronavirus. Si parla di prevenzione, ma la ceretezza non ce l'hai e ti trovi solo e spaventato".
Oggi come sta suo figlio?
"La febbre è scesa, ha circa 38, continuo a dargli la tachipirina ogni quattro ore. Noi siamo tutti giovani e in salute, ma penso alle altre persone con cui vengo a contatto".
Suo figlio ha paura?
"Cerco di tranquilizzarlo. Si vergognava a dire ai suoi amici di avere la febbre. C'è un po' di psicosi tra i ragazzi, hanno timore di essere additati come contagiati".
 

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