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Cronaca Centro / Piazza Malatesta

Montate le capriate, prende forma il nuovo tetto del Teatro Galli ma lievitano i costi

In seguito alle varianti rese necessarie anche per gli scavi archeologicisi è registrata una maggior spesa di 1.157.474,92 euro

Sta prendendo forma la nuova copertura del Teatro Amintore Galli. Si sono infatti concluse nei giorni scorsi le operazioni di montaggio degli elementi strutturali della copertura della Sala Musica del teatro che, come si ricorderà, fu distrutto da una bomba alleata nel dicembre del 1943. Come da programma sono state così posate in opera le due capriate e dei tre portali in legno lamellare previsti. Le operazioni hanno previsto anche l’installazione di una parete speciale con funzione strutturale e degli arcarecci di copertura. E mentre sul cantiere i lavori procedono, sul lato amministrativo la Giunta comunale ha approvato nell’ultima seduta gli atti necessari a definire tempi e costi di alcune modifiche progettuali che si sono rese necessarie con l’avanzamento dei lavori.

Montate le capriate del Teatro Galli

In particolare si tratta della modifica della tipologia costruttiva del solaio della sala (corpo A) del Teatro; di ulteriori costi relativi allo scavo archeologico comprensivo del nuovo sistema di contrasto dei diaframmi; della modifica della soluzione tecnologica di aggancio del paramento esterno faccia vista; delle opere aggiuntive per il ripristino di parti ammalorate dei lacerti polettiani; oltreché di alcune modifiche minori finalizzate al miglioramento dell’opera e della sua funzionalità.

In seguito alle varianti, che comportano una maggior spesa di 1.157.474,92 euro l’”intervento di carattere generale costruttivo della struttura e delle opere” del Teatro Galli (il secondo dei quattro con cui è articolato il progetto di ricostruzione) raggiunge l’importo totale di euro 16.128.252,62. Tale appalto sommato al primo intervento di natura archeologica preliminare e propedeutico,  al terzo intervento relativo agli apparati decorativi ed arredi, ed al quarto intervento relativo alla realizzazione della meccanica di scena comprensivo delle somme a disposizione  dell’Amministrazione, determinano una spesa complessiva di euro  25.132.465,20. Un quadro economico che rimane ancora largamente inferiore a quello previsto dal progetto esecutivo generale approvato nel maggio del 2011 che prevedeva una spesa complessiva di 29.738.692,35 euro. Con l’atto approvato la Giunta determina anche la data di fine lavori dell’intervento di carattere generale costruttivo della struttura e delle opere, ora fissata per il 21 dicembre 2016.

In particolare è stato necessario effettuare una maggior quantità di scavo archeologico ed attività ad esso connesse. Ulteriori indagini resesi necessarie nel corso degli scavi, costantemente monitorati dalla Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, per poter eseguire approfondimenti a quote ben inferiori a quanto preventivato, raggiungendo livelli mai indagati prima d’ora a Rimini. Indagini archeologiche più approfondite che hanno evidenziato una complessa stratigrafia relativa in particolare sia alle fasi di costituzione della colonia di “Ariminum” sia precedenti la sua fondazione, evidenziando strutture realizzate con pali di legno ancora ben conservati. Ed è proprio l’eccezionalità e rarità dei rinvenimenti che hanno convinto la Soprintendenza Archeologia a richiedere un approfondimento di indagini necessarie per datare con una minima approssimazione i resti dei pali rinvenuti e definirne l’essenza. La perizia di variante, unitamente alla Delibera di approvazione dovrà essere inviata, come previsto dalle nuove normative, all’Autorità Nazionale Anticorruzione per i controlli previsti.

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