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Cronaca

Per protesta si dà fuoco in tribunale, la corsa in ospedale

Una donna ha iniziato a urlare di essere vittima di un'ingiustizia e ha tentato di uccidersi

E' entrata in tribunale e in preda alla rabbia e alla disperazione si è data fuoco. Stamattina, intorno alle 10.15, una donna albanese si è posizionata sulla balconata al primo piano del Palazzo di Giustizia e ha iniziato a urlare di essere vittima di un'ingiustizia, una situazione che andrebbe avanti da dieci anni. "In Italia la legge non funziona, basta, non posso più andare avanti così", avrebbe gridato con tutta la sua voce prima di tirare fuori l'accendino dalla tasca per darsi al giacchetta in tessuto sintetico che è divampato nelle parti basse. Sono stati subito chiamati i soccorsi e sono intervenuti i Vigili del fuoco, la polizia di Stato,e il servizio di sicurezza e un'ambulanza. La donna è stata portata all'ospedale Infermi con ustioni di primo grado.

Tenta di darsi fuoco in Tribunale

Il primo ad intervenire è stato un avvocato, che si trova in un'aula adiacente. "Ho sentito una donna che urlava - ha spiegato il legale - e mi sono precipitato per vedere cosa stesse succedendo. Davanti a me c'era la signora che urlava di essere vittima di un'ingiustizia. 'L'unica modo per avere giustizia è la morte' ha detto prima di usare l'accendino. Le fiamme sono divampate subito e, con le mani, le ho spente riportando delle piccole scottature. La signora continuava a urlare che tutte le denuncie fatte le erano state archiviate e, per questo motivo, la figlia era costretta a postituirsi".

La vittima, soccorsa dal personale del 118, è stata poi trasportata al pronto soccorso del nosocomio cittadino e in Tribunale, per gli accertamenti di rito, è intervenuto il personale delle Volanti e gli agenti della polizia Scientifica.

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