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Cronaca

Rimini perde l'automedica. Gli specialisti: "Evitiamo allarmismi e l'elisoccorso verrà potenziato"

La carenza di personale medico, soprattutto legato ai pronto soccorso, impone una riorganizzazione: dal nuovo anno questo comporterà l’addio di un’automedica

La sanità riminese perderà un servizio di automedica, ma in vista della primavera saranno ampliate le ore di presenza operativa dell’elisoccorso. In un documento congiunto Maurizio Menarini (Direttore UO centrale operativa 118 ed emergenza territoriale Romagna, Raffaella Francesconi (Responsabile programma emergenza-urgenza), Tiziana Perin (direttore pronto soccorso e medicina d’urgenza Rimini) e Rosa Intermite (Direttore pronto soccorso e medicina d’urgenza Riccione) illustrano i prossimi scenari legati alla gestione dei servizi di primo soccorso. La carenza di personale medico, soprattutto legato ai pronto soccorso, impone una riorganizzazione: dal nuovo anno questo comporterà l’addio di un’automedica (quella di Rimini), con il mezzo medicalizzato di Riccione che si sposterà ai confini tra i due comuni. Sul territorio resteranno tre unità: a Santarcangelo, Novafeltria e Rimini/Riccione.

“La grave e nota carenza di medici rende necessaria la riduzione di automediche nell’ambito dei territori della Romagna – dicono chiaro e tondo i responsabili -. La necessità di garantire la continuità delle prestazioni nei pronto soccorso dove viene messo in atto il trattamento definitivo necessario per le condizioni dei pazienti richiede di fare scelte straordinarie, impiegando all’interno degli stessi le poche risorse mediche disponibili”.

Ma in virtù dei dati legati alle automediche, gli specialisti dell’Ausl suggerisco di evitare allarmarsi: “Nello specifico delle attività delle automediche occorre ricordare che i pazienti critici che richiedono un intervento medico sul territorio sono in percentuale non superiore al 1,5%, numero che consente di assicurare la necessaria copertura anche con riduzione del numero dei medici sul territorio. Inoltre, il numero di interventi delle attuali automediche (Rimini, Riccione e Santarcangelo) è pari ad una media di 5 – 6 nelle 24 ore, con un medico che in un turno di 12 ore tratta 3 pazienti, di cui nella maggior parte dei casi non si riscontrano compromissione di funzioni vitali”.

In un quadro di tagli e rimodulazione, c’è però anche una notizia confortante: “Dalla prossima primavera l’elisoccorso estenderà la presenza operativa soprattutto nelle giornate estive, con circa 250 ore in più per tutta l’estate, e integra i mezzi a terra consentendo una medicalizzazione ed una centralizzazione negli ospedali idonei dei pazienti anche da territori distanti dagli stessi presidi”, spiegano gli specialisti.

Che aggiungono: “A trent’anni di distanza dalla nascita del sistema 118 non si torna indietro ma si mette in campo un progetto di sviluppo che mira a migliorare efficacia ed efficienza di tutte le fasi del soccorso preospedaliero Romagna, a partire dalla centrale operativa 118. Il sistema di soccorso preospedaliero della Romagna, anche con la riduzione di automediche, è in grado di assolvere pienamente al proprio compito di erogare le prestazioni appropriate alle necessità”.

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