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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Pesta a sangue la compagna e le provoca l'interruzione della gravidanza

Custodia cautelare in carcere per un giovane riminese accusato di maltrattamenti nei confronti della sua compagna

Il personale della squadra Mobile di Rimini, nella giornata di lunedì, ha arrestato un 33enne riminese con l'accusa di lesioni e minacce. Il giovane, nel 2013, aveva allacciato una relazione con una 35enne che, pur rendendosi conto di alcuni problemi comportamentali del ragazzo e della sua indole violenta, aveva accettato di convivere con lui. La convivenza, tuttavia, era stata fin da subito parecchio burrascoso con il 33enne che, abusando di stupefacenti, non perdeva occasione per controllare ogni mossa della ragazza e, in preda alla gelosia, la maltrattava e picchiava. Il rapporto tra i due, col passare del tempo, non ea migliorato tanto che, nel febbraio del 2013, durante una banale discussione il ragazzo l'aveva picchiata selvaggiamente con dei pugni al capo e, dopo averla trascinata a terra per alcuni metri costringendola a salire in auto, la riportava a casa della propria madre per metterle la testa sotto la doccia.

In seguito a questo pestaggio, la 35enne in stato interessante aveva perso il bambino che portava in grembo. La violenza del riminese non aveva accennato a diminuire e, anche durante una seconda gravidanza della donna, l'uomo non le risparmiava insulti e percosse tanto da costringerla a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Dopo il parto, la ragazza era riuscita ad allontanare il compagno da casa ma questo non è stato sufficiente a placare la sua ira tanto che, il 33enne, si appostava nei luoghi abitualmente frequentati dalla donna perseguitandola con telefonate e sms di minacce.

Oramai esausta, la 35enne si è rivolta alla polizia di Stato e, nel maggio del 2015, ha sporto una denuncia nei confronti del 33enne. I personale della squadra Mobile ha iniziato l'indagine che, nella giornata di ieri, ha portato l'uomo ad essere arrestato su disposizione del Gip del Tribunale di Rimini che ha disposto la custodia cautelare in carcere. Portato in Questura, al termine delle pratiche di rito si sono aperte le porte dei 'Casetti' per il riminese violento.

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