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Cronaca

Poliziotta aggredita nel parco, la Procura presenta appello

Il ricorso sulla decisione del giudice che ha rilasciato l'aggressore senza sottoporlo a nessun tipo di misura cautelare

Dopo l'incredibile sentenza del giudice, che lunedì scorso ha liberato il marocchino 30enne accusato di aver aggredito una poliziotta libera dal servizio senza sottoporlo a nessuna misura cautelare, la Procura della Repubblica di Rimini è pronta a presentare appello sulla sua decisione. Il ricorso verrà depositato nei prossimi giorni e, a quanto si apprende, non verterà su una carcerazione dello straniero, non prevista dal Codice Penale per il tipo di reato e per le lesioni riportate dall'agente che stava difendendo un gruppo di donne da dei balordi ubriachi, ma su una eventuale misura cautelare nei confronti del marocchino. Sulla vicenda si era espressa anche l'assessore alle Politiche di Genera, Nadia Rossi, che aveva sottolineato come l'episodio si fosse consumato "nello stesso momento in cui una città intera stava camminando contro la violenza alle donne. Sabato, appena informate dei fatti, abbiamo telefonato a Margherita per comunicarle la nostra vicinanza". La Rossi aveva anche espresso profonde "perplessità rispetto la convalida dell’arresto nei confronti dell’aggressore, senza però la misura della detenzione. Fermo restando che la legge si rispetta, è auspicio di tutti che a una consapevolezza crescente circa il problema, segua un'azione concreta e culturale, congiunta e sinergica da parte di tutte le pubbliche amministrazioni e delle istituzioni, affinché si possa dare alle donne la sicurezza di cui hanno bisogno ora, come ieri, come domani”“

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