Rimini "riciclona": la città supera il target regionale e la differenziata sfiora il 72%
L'assessore Montini: "L'obiettivo è un ulteriore scatto in avanti, non solo guardando alla quantità di differenziata ma puntando sulla qualità del rifiuto raccolto"
Rimini si scopre "riciclona". Con una media annuale stimata al 71,8%, supera infatti il target di raccolta differenziata richiesto dalla Regione, per i Comuni costieri una quota di 70% da raggiungere entro fine 2020. "Un risultato superiore alle previsioni, con un aumento di quasi tre punti percentuali rispetto alla media del 2019 che sfiorava il 69% e con punte mensili che arrivano ad oltre il 74%", sottolineano da Palazzo Garampi. Le percentuali sono "ottime", conferma l'assessore all'Ambiente Anna Montini, "confermano il trend dell'ultimo biennio" e "testimoniano come gli investimenti fatti sul fronte del potenziamento e della riorganizzazione dei servizi di raccolta stiano dando frutti".
Ancora una volta, entra più nel dettaglio, le percentuali si abbassano nei mesi centrali dell'estate, luglio e agosto, "un fattore endemico di una realtà turistica come la nostra che ha retto l'urto della crisi anche in una stagione difficile e anomala come quella che abbiamo vissuto". L'obiettivo, continua Montini, è "proseguire in questa direzione, con la prospettiva già nel 2021 di compiere un ulteriore scatto in avanti, non solo guardando alla quantità di differenziata ma puntando sulla qualità del rifiuto raccolto". In tal senso vanno viste le novità introdotte negli ultimi mesi da Comune e gestore su servizi e metodologie di raccolta. Entro marzo si completerà la sostituzione dei contenitori per i rifiuti in tutta la zona residenziale tra la statale 16 e la ferrovia, con la dotazione di cassonetti "smarty" pensati per migliorare la quantita' e la qualita' di raccolta differenziata e gia' presenti e in funzione nella zona a monte della statale, nella zona delle Celle e di Viserba.
Inoltre è stato esteso il servizio di raccolta porta a porta a tutta la zona a mare della ferrovia, ma occorre anche investire sull'educazione ambientale, rimarca l'assessore: la pandemia da questo punto di vista è servita a rendere "ancora più evidente la necessità di prenderci cura dello spazio che abitiamo", un insegnamento da non disperdere, conclude, "consapevoli che le grandi sfide come la difesa dell'ambiente passano dai piccoli gesti quotidiani, come l'attenzione a cosa consumiamo e come lo smaltiamo".
(Agenzia Dire)