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Cronaca

Rimini ricorda le vittime delle foibe uccise dalle truppe del Maresciallo Tito

Avrà inizio alle ore 11 di sabato 10 febbraio la cerimonia commemorativa che si terrà sul molo riminese

Avrà inizio alle ore 11 di sabato 10 febbraio la cerimonia commemorativa del Giorno del Ricordo, la solennità civile istituita dal Parlamento italiano in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale. La cerimonia si terrà al Portocanale di Rimini, con la deposizione di una corona d'alloro al monumento "Una biblioteca di pietra" dedicato alle vittime del Confine Orientale alla presenza di autorità civili e militari, dei rappresentanti delle associazioni degli esuli e di una rappresentanza di studenti delle scuole di Rimini. Il programma delle celebrazioni promosse dal Comune di Rimini due ulteriori momenti rivolti alla città e ai giovani.

Lunedì 19 febbraio, alle ore 16 nella Cineteca Comunale, l’incontro aperto alla cittadinanza con la storica Luciana Rocchi, coordinatrice del Comitato scientifico dell’ISGREC, Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, dal titolo “La componente femminile nella questione del confine Orientale.” Un momento in cui Luciana Rocchi prenderà soprattutto in esame la storia delle donne nella società giuliano-dalmata e quale fu il ruolo che esse svolsero durante l’esodo di centinaia di migliaia di profughi italiani dall’Istria e dalla Dalmazia e nelle comunità in esilio in Italia.

Luciana Rocchi, che ha concentrato i suoi interessi sulla didattica della storia in tutti gli ordini di scuola specie su temi di ricerca come la Shoah e la storia del confine orientale, sarà al centro anche dell’incontro che si svolgerà il giorno successivo, martedì 20 febbraio, con inizio alle ore 10 al Teatro degli Atti dal titolo “Una storia difficile. Guerre, dittature, foibe e migrazioni sul confine orientale nel Novecento.” L’incontro rivolto alle ultime classi delle scuole superiori vuole ricostruire le complesse vicende di un luogo, la regione giuliano-dalmata, che nella storia del Novecento è stato teatro di eventi e tragedie che hanno caratterizzato l’Europa del secolo scorso.

A Riccione, invece, in occasione del Giorno del Ricordo, la ricorrenza istituita per conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra”, l’assessorato alla cultura ha organizzato l’appuntamento in programma sabato 10 febbraio (Chiesa San Lorenzo in strada, via S. Lorenzo 14, ore 21.00, ingresso libero), dal titolo Terre di canto, un concerto di Ensemble Amarcanto con la partecipazione di Davide Rondoni (testi) e Laura Palmeri (voce recitante). Le città cambiano volto. Siamo spettatori di continui movimenti migratori, e la trasformazione del tessuto sociale è sotto i nostri occhi: veri e propri esodi ridisegnano la geografia del pianeta, nell’alternarsi sempre più frenetico delle generazioni. In questo nuovo paesaggio segnato dal ridursi delle distanze geografiche, il progetto Terre di canto valorizza le voci del passato e ripresenta in tutta la loro ricchezza le tradizioni musicali di popoli diversi.

Nel giorno del ricordo, a settant’anni dall’esodo giuliano-dalmata e da un conflitto che ha diviso tragicamente le due sponde dell’Adriatico, lo spettacolo di Ensemble Amarcanto, con la partecipazione del poeta Davide Rondoni che cura la selezione dei testi e della giovane attrice riccionese Laura Palmeri, celebra la capacità della musica di superare qualsiasi confine e qualsiasi età. Parole, musiche e canzoni disegnano percorsi che ci permettono di fare memoria di storie che ci appartengono.

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